Il re dei diritti tv: 'I cinesi del Milan? Mai sentiti nominare, conosco Suning'
La Chinese Super League è la nuova Mecca dei calciatori. Gli imprenditori cinesi stanno comprando squadre in tutto il mondo, in particolare in Inghilterra: quale sarà la prossima mossa del governo di Pechino per sostenere il decollo del football? "Il piano è quello di concentrarsi sui vivai. Bisogna cominciare a produrre giovani calciatori. L’obiettivo è costruire nel tempo una nazionale competitiva, in grado di vincere la Coppa del Mondo. Una nazione con un miliardo e mezzo di abitanti deve farcela".
Quali notizie ha di Sino-Europe sports, la società interessata al Milan?
"Mai sentita nominare".
Non conosce neppure Li Yonghong, presidente di Sino-Europe sports?
"No, ma io non sono un manager cinese. Conosco Suning, il gruppo che ha rilevato l’Inter, ma su quelli del Milan non ho informazioni".
Che cosa serve alla Serie A per migliorare il suo appeal?
"Occorrono nuovi stadi. Trent’anni fa era il miglior campionato del mondo. Diversi calciatori della nazionale tedesca che vinse la Coppa del Mondo nel 1990 giocavano in Italia. Ora però la Serie A ha perso valore. Le strutture sono antiquate. Basta confrontare i vostri impianti con quelli inglesi e tedeschi: tranne quello della Juventus, tutti gli altri sono vecchi. Anche corruzione, razzismo e violenza hanno diminuito il valore del calcio italiano. Ma la Serie A può tornare competitiva: Juventus, Inter e Milan hanno marchi importanti".
E’ vero che MP&Silva sta lavorando al progetto di una Champions League unica per le Americhe?
"È il nostro prossimo obiettivo. Una Champions che comprenderà America del Nord, America Centrale e America del Sud sarà un torneo fantastico. Gli utili saranno quintuplicati. Provate a immaginare quale spettacolo produrrà una partita tra una squadra di New York contro una di Rio de Janeiro. Sarà un evento di enorme attrazione e le tv lo porteranno nelle case dall’Alaska alla Patagonia".