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  • Il rischio di Draghi? Meglio calcolarselo da soli per non rivedere morti come i carabinieri contagiati da 3000 incoscienti

    Il rischio di Draghi? Meglio calcolarselo da soli per non rivedere morti come i carabinieri contagiati da 3000 incoscienti

    • Mino Fuccillo
      Mino Fuccillo
    Draghi: rischio calcolato. Ok, ma ricalcolarselo da soli è meglio. Rischio calcolato ha battezzato Draghi, il riaprire tutto dal 26 aprile in poi. Nel calcolo sono certamente entrati i costi, al limite dell'insostenibile, economici, sociali e politici del continuare con limiti, divieti, chiusure. Questi costi hanno contato di più, decisamente di più, nella decisione di avviare già tra una settimana le riaperture. I numeri Covid in Italia (500 mila attualmente infetti, quindi almeno un milione di contagiati in atto e circa 18% popolazione vaccinato con almeno una dose) non dicevano 26 aprile si apre. Ma i numeri economici, sociali e politici dicevano il contrario. Draghi ha scelto il rischio calcolato del riaprire. C'è da tifare, e molto, perché il calcolo sia giusto, anzi esatto. Però la scelta di riaprire il più in fretta possibile sposta buona parte del peso della prevenzione contagio dalle spalle esauste di categorie e attività economiche su altre di spalle. Quelle degli individui: la prevenzione da contagio si sposta nelle mani e nelle scelte quotidiane degli individui. Cioè? Cioè se andate finalmente a giocare a calcetto la doccia non fatela lì anche se nessuno vi controllerà davvero. Cioè quando andate al bar o al ristorante se lo trovate troppo affollato...un altro ristorante o bar e anche un'altra volta, non deve essere il poliziotto a dirvelo. Che il calcolo di Draghi (e Salvini) sia giusto e tempestivo è sincero e collettivo augurio. Ma il calcolo del rischio è prudente e saggio e utile che ognuno lo ricalcoli sulla propria vita in queste settimane e mesi. Milioni e milioni di calcoli individuali sbagliati o neanche fatti sballerebbero il calcolo del rischio nazionale e collettivo.

    Due Carabinieri vittime di tremila gitanti. Campo Staffi, Campo Catino: impianti e piste di sci in Ciociaria, è il 28 febbraio e sono i giorni della neve. Per non diffondere Covid sarebbe vietato andare in massa a far gita in montagna. Sarebbe, ma circa tremila gitanti giulivi se ne fregano e ci vanno lo stesso. Fanno folla sulle piste, allegre famigliole, giovani sportivi, anziani in gamba. Un po' di Carabinieri provano per tutto il giorno se non a farli sgombrare almeno a non farli star tutti insieme ammassati. Una settimana dopo i primi sintomi per il primo dei due Carabinieri e ieri la notizia della morte del secondo. Sono morti due Carabinieri, morti di Covid, Covid portato e regalato loro da tremila normali persone incoscienti e indifferenti per le quali una gita sulla neve non faceva male a nessuno.

    Certificato vaccino per spostarsi. Annunciano arriverà entro un mese un qualche certificato per spostarsi liberamente, leggi andare in vacanza. Ci si muove e si va ovunque se nel certificato c'è scritto vaccinato, oppure guarito oppure negativo a recente tampone. Dovrebbe essere una card o una app. Se, cosa di cui è più che lecito dubitare, ce la faranno a produrre e far arrivare alla gente card o app o pezzo di carta che sia e a farlo prima dell'estate.

    Negazionista, lo specchio di Crozza. Miguel Bosè cantore del negazionismo, Crozza ha realizzato per ogni negazionista uno specchio: guardare il Crozza-Bosè è infatti per il negazionista doc guardarsi allo specchio.

    Adam Toledo, 13 anni, non bianco. Adam Toledo, 13 anni e non bianco, ha alzato le mani davanti al poliziotto. Il poliziotto ha temuto-capito che quel gesto fosse per lui un pericolo e ha sparato. Fossero state mani bianche forse il poliziotto si sarebbe sentito più sicuro e non avrebbe sparato e ucciso. Ma erano mani non bianche in un quartiere di Chicago non bianco. E quindi sparare. O tenere per nove minuti filati il ginocchio a soffocare il collo di un non bianco. O usare la pistola sul non bianco che uccide invece del taser che stordisce. Perché i non bianchi negli Usa spesso vanno puniti, puniti del reato di esistere.

    Poltrone sofà multa per pubblicità ingannevole.
    Troppi sconti sullo sconto e troppi avvisi urgenti di sconti che scadevano, il tutto a formare una sorta di "supercazzola" pubblicitaria dentro la quale vi erano i soliti sconti, promozioni, date. Un milione di multa inflitto a Poltrone sofà che è probabile farà ricorso ed esporrà le sue ragioni. Qui si segnala la cosa per due motivi. Il primo: Poltrone sofà è diventata di famiglia, abita dentro la tv a tutte le ore e da lì dentro sempre ci parla. Secondo: una multina gliela avremmo fatta anche noi, per inferto (e da noi subito) spot ossessivo compulsivo.

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