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  • Il rispetto in una stanza d'hotel ha tolto il Milan a Belotti: gelo Cairo per giugno

    Il rispetto in una stanza d'hotel ha tolto il Milan a Belotti: gelo Cairo per giugno

    • Fabrizio Romano
    Era il 21 luglio, il grande caldo e i grandi sogni, un (grande) classico. Perché il calciomercato impazzava, il Milan sembrava non volersi fermare più dopo gli acquisti da sogno delle settimane precedenti e ha provato davvero a regalarsi Andrea Belotti, l'uomo giusto al posto giusto nelle idee di Fassone e Mirabelli. Ebbene, in quella notte di luglio nel ritiro di Bormio l'operazione si è definitivamente congelata. Da desiderio a sogno impossibile, niente da fare. Complice anche il grande rispetto di Belotti, tutt'altro che comune nelle trattative di questi anni.

    COS'E' SUCCESSO - In quella serata infatti arrivava nel ritiro granata il presidente Urbano Cairo: faccia a faccia atteso con il Gallo per discutere dell'assalto rossonero, un'offerta importante con contropartite tecniche comprese. In quell'occasione, Belotti è stato chiaro: il Milan è un sogno, un desiderio forte, ci sarebbe andato di corsa. Ma non avrebbe mai puntato i piedi obbligando il Torino a cederlo con comportamenti fuori luogo. Massimo rispetto e palla alla società, Andrea ha promesso di comportarsi da professionista in qualsiasi caso. Quel vertice in hotel ha dato forza a Cairo, i 100 milioni di clausola (neanche teoricamente valida per l'Italia...) sono diventati la base d'asta a cui il Milan non è potuto arrivare. E così, Belotti ha perso il sogno rossonero; oggi sfiderà proprio il Diavolo con la maglia granata, avrebbe potuto trovarsi dall'altra parte, come un grande ex.

    CAIRO NON MOLLA - Eppure il suo nome rimane sulla bocca dei dirigenti, a livello di rumors e anche nelle parole di Gattuso che stravede per Andrea. Lo paragona a Shevchenko, lo prenderebbe di corsa, un desiderio totale per il suo Milan ideale. Mai dire mai, dipenderà in larga parte dall'Uefa e dalle possibilità di investimento del Milan per riprovarci davvero; ad oggi non c'è stato alcun nuovo contatto concreto proprio per questo motivo. E perché Cairo è stato chiaro con chi ha avanzato proposte per Belotti: anche nella prossima estate non intende rimetterci un euro, pretende 100 milioni o una cifra che ci si avvicini, così cederà il Gallo al miglior offerente. Di certo non farà sconti, ma sa che questa volta l'idea di andar via è forte nella testa di Andrea. Il Milan adesso osserva e ricorda quella notte che ha definitivamente allontanato Belotti, il mercato è fatto anche di storie di rispetto. Oltre che di investimenti oggettivamente inarrivabili.

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