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  • Napoli, i conti tornano: Spalletti pagato meno della metà di Mou e Allegri, rischia di finire a +20 e +30

    Napoli, i conti tornano: Spalletti pagato meno della metà di Mou e Allegri, rischia di finire a +20 e +30

    • Giovanni Annunziata
    È un dominio assoluto quello a cui si sta assistendo in Serie A. Il Napoli non perde un colpo, quest'anno si è fermato solo all'inizio contro Lecce e Fiorentina (due pareggi) e a San Siro contro l'Inter (una sconfitta). Dopodiché solo vittorie, che hanno portato a un distacco di tredici punti proprio sui nerazzurri attualmente secondi. I numeri non mentono, il Napoli ha sia il miglior attacco (48 gol segnati) che la miglior difesa (15 reti incassate). Il segreto di questa squadra non può che essere Luciano Spalletti, protagonista a 360 gradi con le sue scelte, la fiducia, la bravura nel far rinascere calciatori come Lobotka, Mario Rui e Meret, ma anche nel far esplodere i vari Kvaratskhelia e Kim.

    IL RISCHIO ESONERO - Guardando al passato, non troppo lontano, Spalletti sarebbe anche potuto andar via. Solo nove mesi fa il momento di sconforto, il sogno scudetto che svaniva: nel mese di aprile arrivava un solo punto nelle sfide contro Roma, Fiorentina ed Empoli e il distacco dal Milan capolista passava da 1 a 7 punti. Proprio quest'ultima sfida ha fatto barcollare la panchina di Spalletti, con i nomi dei vari Fonseca, De Zerbi e Italiano nell'aria per sostituirlo. Alla fine la scelta di proseguire insieme, i risultati (anche se inutili) sono arrivati fino alla fine. Risuonano ancora le parole dello scorso maggio di De Laurentiis, quando diceva che il tecnico di Certaldo doveva "sentire Partenope nella sua testa e nella sua anima". Alla fine pare ci sia riuscito e in ogni conferenza stampa ci tiene anche a rimarcare quanto sia importante il popolo azzurro per lui, per la squadra.

    VITTORIA SCHIACCIANTE - Dopodiché è arrivata l'estate più tormentata, quella che tutti conoscono. Un lavoro coraggioso, dato che sono andati via tutti insieme dei pezzi pregiati. La scelta, però, si è rivelata vincente. Vincente come Spalletti che oggi guarda dall'alto verso il basso allenatori come Mourinho, Allegri, Simone Inzaghi e Pioli. Non sono nomi a caso, perché sono i quattro che guadagnano più dell'allenatore del Napoli in Serie A. 3 milioni all'anno per Spalletti, 4 per Pioli, 5,5 per Inzaghi e 7 per Mou e Allegri. Pagato meno della metà di questi ultimi due, oggi si ritrova a +16 e +30. A fine campionato rischia seriamente di ritrovarsi con almeno 20 e 30 punti di vantaggio su Roma e Juventus. De Laurentiis ha speso bene, Spalletti è il grande protagonista di questo Napoli.

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