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  • Il terzino-Juve, l'Inter, il dopo-Salah: quanti buchi nel mercato dei record!

    Il terzino-Juve, l'Inter, il dopo-Salah: quanti buchi nel mercato dei record!

    • Emanuele Tramacere
    Non c'è alcun dubbio, la campagna di trasferimenti estiva 2017/18 passerà alla storia sicuramente come il mercato dei record in cui sono state mosse cifre mai viste. Neymar, Mbappè, gli 11 acquisti del Milan, le follie per i terzini del Manchester City, i casi Keita e Schick ma non solo. Non ci siamo annoiati, lo ammettiamo e, anzi, abbiamo raccontato un'estate magica per molti, ma non per tutti, perchè fra i tanti record ci sono anche, soprattutto in Serie A, tanti investimenti mancati.

    IL TERZINO DELLA JUVENTUS - Fino alla fine, viene facile associare questa frase alla Juventus che fino all'ultimo ha provato a riportare a Torino Leonardo Spinazzola. Nulla da fare l'Atalanta resta irremovibile e l'affare salta così come la partenza di Asamoah verso il Galatasaray e Laxalt in nerazzurro. Allegri non ha avuto il rinforzo tanto atteso nel reparto e, al contrario ha aggiunto un centrale che potrebbe clamorosamente rispingere l'allenatore verso un'ormai dimenticata difesa a 3 in casi di emergenza sulle fasce.

    IL DIFENSORE DELL'INTER, MA NON SOLO - #InterIsComing è stato il claim con cui l'Inter ha lanciato la propria campagna acquisti e abbonamenti. I tanti soldi da spendere sono rimasti però intrappolati dietro alla muraglia cinese grazie all'oscura magia del Fair Play Finanziario. Così non sono arrivati i top player aspettati da Spalletti (Nainggolan, Vidal, Di Maria etc etc.), è arrivato solo in extremis il baby Karamoh ed è mancato clamorosamente anche il colpo atteso in difesa dove la coperta ormai è cortissima ed è stato perfino bloccata la cessione del già ceduto Ranocchia.

    IL SOSTITUTO DI SALAH -
    Sì, la Roma ha venduto bene e comprato altrettanto, inutile nasconderlo, trattenere i vari Manolas, Strootman, Dzeko e Nainggolan è stata la mossa più vincente che il club giallorosso potesse fare. Eppure un vuoto rimane lo stesso nella rosa giallorossa. La partenza di Salah non è stata colmata e il 4-3-3 di Di Francesco potrebbe presto essere messo in panchina. Schick e Defrel non sono due esterni, non hanno il passo dell'egiziano e tendono ad accentrarsi. Mahrez o Berardi servivano come il pane. Monchi ha preferito scommettere su due prime punte atipiche e non sulle idee del suo allenatore.

    IL CAMPIONE, L'ESTERNO E LA MEZZALA - Il Milan ha rivoluzionato l'intera rosa a disposizione di Vincenzo Montella. 11 acquisti conclusi con largo anticipo e tante mosse importanti in ottica futura. Eppure rimane la sensazione che qualcosa, anche se marginale, manchi. Una mezzala che possa dare il cambio a Kessie (cercata fino all'ultimo e Jankto ne è la riprova) e un esterno che sostituisca, almeno numericamente Niang. Infine è arrivato Kalinic, un ottimo attaccante che sicuramente farà bene in rossonero. Però a inizio mercato Fassone aveva fatto nomi ben più altisonanti, da Aubameyang a Belotti e Morata. Il campione assoluto in attacco non è arrivato.

    IL PORTIERE A NAPOLI - Il tormentone Reina è durato un'estate intera e alla fine non è stato risolto. Il portiere spagnolo è rimasto ed è in scadenza di contratto. Meret non è arrivato, nè Karnezis e nemmeno Rulli. Reina è sereno, farà il professionista come sempre, ma il sogno PSG rimane vivo. A gennaio il Napoli dovrà trovare una soluzione.

    LE ALTRE - L'Udinese chiude il mercato in netto ridimensionamento. Non sono arrivate punte all'altezza ed è stato perso il tandem dell'anno scorso. La Spal si è tenuto Paloschi primo acquisto e ora ultima scelta. Stesso discorso per il Verona con Pazzini e il Sassuolo con Matri. Peluso non è andato alla Lazio che chiude senza un rinforzo in difesa così come manca alla Fiorentina una certezza assoluta in difesa. Si poteva fare di più? Sicuramente e per tutti, ma la palla ora passa al campo, vedremo a gennaio quali saranno le nuove priorità.

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