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  • Il tifoso Pippo Baudo a CM: 'Conte, questo non lo dovevi fare!'

    Il tifoso Pippo Baudo a CM: 'Conte, questo non lo dovevi fare!'

    • Luca Cellini
    "Ci sono rimasto malissimo. Sono abituato al fatto che nel calcio non esistono piu’ le bandiere, ma credevo che Conte potesse rappresentare un simbolo, così come lo era stato da calciatore, anche da allenatore. Per me era una garanzia. Ed invece alla fine le sue dimissioni mettono in difficoltà il club. D’ora in poi si dirà che i giocatori di prima fascia non sono potuti arrivare per il cambio tecnico, e temo che arriverà qualche cessione importante. Mi fido della società ma attendo i fatti". Il noto conduttore Pippo Baudo, tifoso bianconero d.o.c., ospite ieri sera al Caffè la Versiliana  a Pietrasanta per uno dei talk estivi piu’ seguiti,ai microfoni di Calciomercato.com non si esenta dal commentare le ultime vicende in casa Juventus, a cominciare dalle dimissioni di Antonio Conte.
    "Mi auguro solo di vedere un fronte compatto della società e qualche scelta forte sui top player, altrimenti l’effetto domino in termini negativi sara’ dietro l’angolo"

    Chi avrebbe scelto come successore di Conte?
    "Mi fido del presidente Andrea Agnelli e quindi della scelta di Allegri. Sicuramente Prandelli aveva però il profilo maggiormente adatto visto che ha allenato tanti bianconeri in Nazionale, anche se io avrei preferito uno alla Montella, che è il piu’ emergente fra i giovani"

    Ha una sua lista di incedibili?
    "Oltre al blocco storico in difesa, Pogba e Vidal per me sono punti di fermi, così come Tevez e Llorente. Una cosa è certa: servono rinforzi di qualità per fare più strada possibile in Europa, anche se riconfermarsi in Italia sarà durissima. Ora si vedra’ la vera forza della famiglia Agnelli, ed ecco perché mi aspetto un rilancio sul mercato, anche per zittire chi lega tutto del divorzio di Conte ad un mancato accordo sul mercato".

    Favorite al momento per il prossimo campionato?
    "La Roma mi è piaciuta moltissimo, il Napoli farà una grande squadra mentre le milanesi mi paiono in piena fase di ridimensionamento economico. Una cosa è certa, l’eliminazione dell’Italia al Mondiale è lo specchio del momento del nostro calcio rappresentato da stadi vuoti e poca qualità" 
     

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