«Ancora tu, ma non dovevamo vederci più?». La cantava Lucio Battisti, ma questo ritornello è diventato il tormentone del mondo granata da quando l’arbitro Domenico Calvarese è stato designato per la partita Fiorentina-Torino di domenica pomeriggio al “Franchi”. Una scelta che ha fatto drizzare le antenne al Toro perché Calvarese non è un arbitro qualsiasi. E’ il direttore di gara dell’ormai famoso “blackout di Padova”, quando la sfida in serie B tra i padroni di casa e la squadra di Ventura venne sospesa il 3 dicembre 2011 per il ko dell’impianto luci dello stadio “Euganeo”. Un fatto che diede vita al più incredibile balletto della giustizia sportiva tra responsabilità oggettive ribaltate, corsi e ricorsi, con una certa responsabilità del fischietto di Teramo nelle scelte. 

Non è la prima volta che Calvarese incrocia il Torino, visto che arbitrò bene ad inizio campionato la partita con la Sampdoria, ma oltre al precedente di Padova pesa l’ultima sua prodezza contro i granata. Cinque mesi fa esatti, in Roma-Torino, da assistente di porta si inventò letteralmente il rigore procurato da Marquinho e trasformato da Osvaldo. Una decisione pesante che permise ai giallorossi di vincere la partita e portò all’espulsione di Ventura per le proteste. Dopo quell’episodio, il presidente Cairo commentò così: «Calvarese purtroppo con noi è sfortunato». Ora il Toro vorrebbe evitare nuove sfortune e cercherà di fare attenzione ai cartellini gialli, visto che Glik, Gazzi, Vives e Jonathas sono diffidati e dopo la Fiorentina arriva il derby.