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  • Il trionfo dell'Atalanta nella tempesta: soffre e vince ad Amsterdam. La mossa di Gasp: mette Muriel e segna

    Il trionfo dell'Atalanta nella tempesta: soffre e vince ad Amsterdam. La mossa di Gasp: mette Muriel e segna

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Sarà anche un’Atalanta in piena tempesta, avrà pure lo spogliatoio spaccato, saranno pure volati gli stracci fra Gasperini e Gomez, ma intanto con la vittoria di Amsterdam è sbarcata agli ottavi di Champions per il secondo anno consecutivo. C’è riuscita con una partita di sofferenza, non ha giocato il suo calcio aggressivo e vibrante, ma ha fatto la gara della grande squadra, che sa aspettare, che interpreta le diverse fasi di gioco, che non si smarrisce mai. Il gol di Muriel ha chiuso il conto con la qualificazione, ma è stata la compattezza di tutta l’Atalanta a meritare gli ottavi. Vittoria ad Anfield Road, vittoria all’Arena di Amsterdam, questa qualificazione vale oro.

    SENZA SPETTACOLO - Il primo tempo di Ajax-Atalanta è stato una passeggiata nel vuoto. Una sola bella azione per parte, più rapida e pericolosa quella dell’Atalanta però finita alta con il tiro di De Roon, più precisa nella conclusione quella dell’Ajax che almeno ha centrato lo specchio della porta col colpo di testa del diciottenne Brobbey.

    ROMERO OK - Gli olandesi hanno tenuto palla ma senza alzare mai il ritmo, senza aumentare la velocità. O meglio, erano aggressivi quando l’Atalanta riavviava l’azione, andavano a pressare sulla trequarti bergamasca, sfruttando i troppi errori nei passaggi e nei lanci della squadra di Gasperini. Il più impreciso, in quei frangenti, era Freuler: per far capire la quantità di errori in fase di impostazione basta ricordare che i passaggi andati a buon fine erano solo il 73 per cento. Quando però toccava all’Ajax far partire da dietro la manovra, lo faceva con una lentezza esasperante, con ripetuti scambi brevi fra i due difensori centrali Schuurs e Martinez. Erano due i punti di forza di Gasperini: Romero dietro e Pessina in mezzo. Il difensore giocava d’anticipo e puntava sul fisico, mentre il trequartista, controllato da vicino da Klaassen, era uno dei pochi a non sbagliare un pallone.

    LA SVEGLIA DEL PAPU - Una sola parata dei due portieri (quella di Gollini su Brobbey), sul piano del gioco è stato un primo tempo deprimente, ma all’Atalanta andava bene così: zero rischi, poca fatica, il pareggio la stava qualificando agli ottavi. Toccava all’Ajax fare di più, molto di più. A quel ritmo, l’Atalanta poteva difendersi con ordine e senza mai andare in affanno. Nell’intervallo Ten Hag ha fatto il primo cambio, ha tolto Brobbey che era uscito frastornato da uno scontro violento col suo compagno Tagliafico e con Dijmsiti per inserire Promes, dirottando Tadic al centro dell’attacco. C’era da aspettarsi il rilancio dell’Ajax, in realtà nei primi 20' del secondo tempo le azioni più pericolose sono state dell’Atalanta grazie anche ai colpi di genio di Gomez. Tagliafico ha salvato un paio di brutte situazioni, Mazroui ha fatto ancora meglio perché ha tolto dalla porta il tiro di Pessina.

    LA PRODEZZA DI GOLLINI - Non sfondando con i giovani, Ten Hag ci ha provato con Huntelaar, 37 anni, ex centravanti del Milan 2009-10 allenato da Leonardo. E proprio su Huntelaar (spallata di Freuler in area dopo un clamoroso errore di Dijmsiti con un folle passaggio indietro verso Gollini) poteva scapparci il rigore. La partita è diventata vera solo negli ultimi 20', quando l’Ajax ha cominciato a vedere l’eliminazione dietro l’angolo. Il ritmo è aumentato ed è toccato a Gollini salvare il risultato con una prodezza respingendo di piede un calcio di rigore in movimento di Klaassen. Con gli olandesi tutti in avanti c’era uno spazio che Gasperini ha pensato di sfruttare con Muriel al posto dell’esausto Zapata. Dentro anche Palomino per Gosens, non al massimo della condizione.

    AJAX IN DIECI - La gioventù a volte si paga e al 34' il diciottenne Gravenberch, considerato in Olanda il nuovo Frenkie de Jong, ha preso il secondo giallo per una gomitata sulla faccia di Gomez. Involontaria, probabilmente, ma con un’ammonizione che già gli pendeva sulla testa era un fallo da non commettere. In dieci, gli spazi si sono dilatati.

    IL COLPO DI MURIEL - La mossa di Gasperini ha avuto subito successo. L’Atalanta ha recuperato palla a metà campo e Freuler ha trovato il modo di farsi perdonare il pessimo primo tempo aprendo una voragine nella difesa olandese con un passaggio filtrante per Muriel: scatto del colombiano, dribbling su Onana, Atalanta in vantaggio e agli ottavi.

    :(actionzone)


    IL TABELLINO

    Ajax-Atalanta 0-1 (primo tempo 0-0)


    Marcatori: 40' s.t. Muriel (AT)

    Assist: 40' s.t. Freuler (AT)

    Ajax (4-3-3): Onana, Mazraoui, Schuurs, Martinez (46' s.t. Timber (49's.t. Alvarez)), Tagliafico (18' s.t. Huntelaar); Klaasen, Labyad (18' s.t. Ekkelenkamp), Gravenberch; Antony, Brobbey (1' s.t. Promes), Tadic. All. Ten Hag

    Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (34' s.t. Palomino); Pessina; Zapata (34' s.t. Muriel), Gomez. All. Gasperini

    Arbitro: Carlos del Cerro Grande (ESP)

    Ammoniti: 22' p.t. Gravenberch (AJ), 7' s.t. Tagliafico (AJ), 15' s.t. Hateboer (AT), 37' s.t. Freuler (AT)

    Espulsi: 34' s.t. Gravenberch (AJ)

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