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  • Ilicic-Atalanta: 3 motivi per dire no allo scambio con Ünder

    Ilicic-Atalanta: 3 motivi per dire no allo scambio con Ünder

    • Marina Belotti
    Scambio Cengiz Ünder-Josip Ilicic + 15 milioni. Il giocatore da molti definito, tra addetti ai lavori che seguono l'Atalanta da decenni e tifosi over 70, 'il più forte che abbia mai giocato a Bergamo', scambiato con un giovane giallorosso promettente? La notizia, fresca di giornata e riportata dal Corriere dello Sport, ha già scatenato mille e più polemiche nella provincia orobica, che l'ha messa subito sul ridere: "Under? Come dice il nome, ben al di sotto delle qualità della Dea". La verità è che un giocatore candidato al Pallone d'Oro, intoccabile traino dell'Atalanta da Champions League, non può valere un Cengiz Ünder da 3 reti in 15 apparizioni. Anzi, meno, perché la Roma chiederebbe altri 15 milioni. Pura follia per chi conosce le qualità tecnico-tattiche dello sloveno, che al massimo può essere scambiato con Under al contrario: il turco alla Dea, più almeno altri 15-30 milioni per eguagliare lo scambio. 

    CHAMPIONS- La verità è che sono almeno 3 i motivi per cui il matrimonio tra Atalanta Bergamasca Calcio e Josip Ilicic deve continuare. Il primo, ovviamente, si chiama Champions League: l'autore del poker al Valencia è stato il vero trascinatore della Dea ai quarti di finale, e non può né vorrebbe mai mancare all'appuntamento con la Storia di Ferragosto che può valere il passaggio alle Semifinali di uno dei tornei più importanti. Non solo, anche l'anno prossimo la Dea ha molte chance di tornare a giocarsi la Coppa dalle grandi orecchie, possibilità che per la Roma si allontanano sempre di più, con buona pace del signor Agnelli.

    GASP E LA CITTA'- Poi c'è la piazza, piccola ma da cuore grande, di Bergamo: qui Ilicic non è uno di tanti, ma è 'Il campione', il numero 72 qui può chiudere la carriera diventando la bandiera e il simbolo della squadra. Infine, ultima ragione ma forse prima per importanza, a Zingonia può lavorare con un Maestro, e non con un semplice allenatore come troverebbe a Roma: mister Gian Piero Gasperini, che ha saputo posizionarlo in campo, liberare l'estro del fantasista e spronarlo, pizzicandolo anche con battute forti e spiritose che negli anni hanno rafforzato il loro feeling. Ora si capiscono al volo, Gasp è la mente e Josip il braccio, un connubio che va oltre il gioco di squadra e può funzionare solo all'ombra delle Mura.

    ILICIC+UNDER- In ultima analisi, oggi molti giovani giocatori sognano un futuro all'Atalanta. Vedono una realtà in crescita, che coltiva e fa sbocciare talenti in erba, con infrastrutture sempre più all'avanguardia tra Zingonia e il Gewiss Stadium, e una prospettiva europea. Se lo scambio Under-Ilicic (tralasciamo l'esagerazione di aggiungere i 15 milioni...) è paragonabile a un Messi-Bernardeschi che suscita tanto scalpore e che rimarrà (per fortuna) solo su carta, non sarebbe male l'idea di avere anche Cengiz alla corte dei Percassi. Undici presenze in Champions e un buon senso del gol, ma il problema vero è che il tecnico di Grugliasco può mandare in campo solo 11 giocatori. Sedici, se si tiene conto dei 5 nuovi cambi e se il giovane giallorosso è disposto, come capita in tutte le Big, a subentrare a Ilicic solo in qualche ripresa.

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