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  • In difesa del marziano Balotelli

    In difesa del marziano Balotelli

    • Jean-Christophe Cataliotti
    Non ero a San Siro, ma mi è stato riferito che i 7 minuti di Mario Balotelli in campo - gli ultimi della partita contro il Genoa - sono stati imbarazzanti, per svogliatezza e apatia del giocatore. 88': cambio nel Milan, entra Balotelli, esce Bacca. Dopo 4 minuti rete di Cerci. Leggo a caso sui giornali di oggi: "Chi non sa lottare fino al 94' non giocherà più". La frecciata di Sinisa Mihajlovic è tutta per Mario. Viene anche riportato che il preparatore atletico Antonio Bovenzi si sia frapposto tra l'allenatore del Milan e l'attaccante per evitare che entrassero in contatto. 

    Questa è forse la goccia che farà traboccare il vaso. Cosa sta succedendo? Quello che può capitare a tanti campioni: diventare dei marziani a Roma come raccontava Ennio Flaiano in un suo geniale racconto. Riporto la trama da wikipedia: "Kunt, un alieno proveniente dal pianeta Marte, atterra con la sua astronave a Roma, nei pressi di Villa Borghese. Allo stupore dei romani si accompagna subito un enorme curiosità. La sua presenza infatti desta, almeno inizialmente, grande scalpore tra i cittadini e nei media: tutti desiderano vederlo, salutarlo, parlargli, intervistarlo. Kunt viene anche ricevuto in udienza dal Papa in Vaticano. Passato tuttavia un po' di tempo e svanito un po' alla volta l'effetto della novità, i romani si abituano a vederlo e iniziano a ignorarlo. Ormai nessuno gli bada più e il marziano si aggira solitario e malinconico per le vie della città. La gente ormai lo sbeffeggia, convincendolo a ripartire".

    Ho letto tanti commenti sul nostro sito calciomercato.com. Mario sta facendo la stessa fine del marziano a Roma. Ecco alcune voci dei milanisti: "speriamo che ora lo mandino in tribuna...meglio fargli fare 5 minuti a qualcuno della primavera", "...ormai gli rimane solamente la MSL oppure la Cina", "un giocatore finito ancor prima di cominciare", e via con un tripudio di pollici verdi alzati...

    Mario come Kunt è ormai diventato un marziano non a Roma, ma a Milano. Non interessa più a nessuno, se dovesse passare per Corso Como forse non si fermerebbe nessuno a salutarlo.

    Gli italiani sono così. Come - sempre illuminava Ennio Flaiano - "salgono solo sul carro dei vincitori". Ok, a volte - lo ammetto anch'io - SuperMario indispone con il suo modo di fare in campo, irriverente, quasi svogliato, a volte pare addirittura fermo.

    Ma è un ragazzo che ha un talento che nessuno può mettere in dubbio. Non può tornare su Marte, non potete cacciarlo di nuovo, non potete essere completamente indifferenti solo perchè non è più quello di una volta.
    Chi fa sport a livello agonistico sa bene cosa vuol dire subire un infortunio, sa bene quanto sia difficile tornare ai livelli consueti. E chi, soprattutto, ha giocato a calcio sa bene quanto sia dura entrare a 5 minuti dalla fine, come un marziano qualunque.

    Mario Balotelli, come tutti i campioni, come tutte le primedonne, ha bisogno di essere capito, di essere messo al centro dell'attenzione, non può essere snobbato da allenatori, dirigenti e, persino, dai suoi vecchi estimatori. E' un campione che va aiutato a ritrovare la voglia di giocare a pallone. Sì, è vero, è entrato senza voglia, senza grinta, senza corsa, senza i suoi colpi.

    Ma tutto questo perchè probabilmente sente di essere stato dimenticato da tutti, "...ormai nessuno gli bada più e il marziano si aggira solitario e malinconico per le vie della città, la gente ormai lo sbeffeggia, convincendolo a ripartire", magari verso la Cina o il campionato MLS.

    No ragazzi! Io sto con Mario Balotelli! Non posso dimenticare il suo talento, le sue fucilate di punizione, il suo dominio del pallone, la sua personalità, la sua forza fisica. Mario non può essere trattato come il marziano di Roma!  Era e può tornare il bomber della nazionale: non rispediamolo su Marte!

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