In Grecia|: Roma su Ninis
Cinque tocchi per conquistare una città. Sono quelli che Sotiris Ninis utilizzò per addomesticare il pallone a centrocampo, seminare Brighi facendosi sfilare il pallone sotto le gambe e bucare, di destro, Doni. In quei cinque secondi, un tocco al secondo nella perfetta scansione biologica del genietto, Ninis pareggiò per il Panathinaikos, facendo ammutolire l'Olimpico, mentre i dirigenti della Roma si rilessero la scheda Uefa con i suoi dati. Era fine febbraio, Europa League. Non i tredici tocchi di Maradona contro l'Inghilterra, quando il telecronista argentino in lacrime urlò «tà tà tà gooool quiero llorar, vive el futbol» , ma nei primi cinque Ninis lo ricordò. Da allora la sua vita è cambiata.
CLAUSOLA - Vent'anni, esterno destro, « electrico » , come lo definisce ora il suo primo allenatore, Victor Munoz, svaria anche a sinistra e fa anche il trequartista. La sua giocata: doppia finta e tiro.Ninis, che giovedì ha esordito al Mondiale, contro la Nigeria entrando al 79', ha una doppia clausola: 17 milioni per le squadre greche, 10 per quelle straniere. Troppi per la Roma, che però procede con cautela. In Grecia dicono che da tempo ci sono i giallorossi e il Manchester United. Giampaolo Montali prima smentisce ( « noooo, lo escludo, mai sentita questa cosa, non lo conosco» ), poi aggiunge ( «beh, le voci sono arrivate anche a me, ma non c'è niente...» ), e conclude: « E comunque Ninis è un po' piccolo per il nostro campionato, poco più di uno e settanta, è un classe '90...» . In effetti, non lo conosceva. «Per forza... ha giocato contro di noi in Europa League » . Appunto.
PREFERENZA - L'entourage del piccolo greco ha fatto sapere che il ragazzo lascerebbe il Pana solo per Inghilterra e Italia. Manchester United e Roma? Lui aspetta. Ma è uno che corre, brucia le tappe, uno per il quale il tempo invecchia più in fretta di lui. Cinque secondi per conquistare la Roma, una partita per conquistare il calcio. Debutta il 7 gennaio 2007 a 16 anni, un mese dopo in Europa contro i francesi del Lens, due giorni dopo guida i suoi alla vittoria per 4-1 contro i rivali dell'Aek, ai quali segna il suo primo gol. A luglio, il primo contratto da professionista. «E pensare - dice adesso, Victor Munoz, ex tecnico di Pana e Getafe -che i dirigenti non volevano lo mettessi in campo. Ma in Grecia i giovani non hanno spazio. Ebbi ragione io». A distanza di anni, Munoz ne è sempre affascinato.« Era il più bravo di tutti. La Roma? Farebbe un colpo, questo è un giocatore elettrico. Può fare l'esterno e salire da trequartista. Avrebbe bisogno di adattarsi, perché il calcio italiano è molto fisico, ma è fatto per lui perché ha grande forza ». E personalità: Ninis è un piccolo cubo di granito. Nato in Albania, ha rinunciato alla convocazione nella nazionale albanese in omaggio ai genitori greci. E ha risalito la corrente più volte: uscito indenne da una serie di gravi infortuni, Ninis è diventato uno dei capitani con Gilberto Silva e Salpigidis. A 18 anni l'esordio in nazionale. Giovedì, il Mondiale. Più minuti giocherà in Sudafrica, più aumenteranno i club attorno a lui. Ma se dieci milioni sembrano molti per un greco, senza la clausola varrebbero carta straccia. A meno che non ci siano scorciatoie previste dal contratto.Qualcuno ci sta lavorando.