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  • Romamania: in quel sondaggio che incorona Ranieri c'è il clamoroso autogol di Pallotta

    Romamania: in quel sondaggio che incorona Ranieri c'è il clamoroso autogol di Pallotta

    • Paolo Franci
    Magari neanche loro se l'aspettavano: Claudio Ranieri tecnico dell'ultimo decennio. Questo è il risultato di un sondaggio lanciato dal club di Pallotta sul web, attraverso il proprio sito ufficiale, Twitter e non so cos'altro. Allora, aldilà dei gusti personali - c'è chi ha indicato Spalletti ribellandosi all'idea che Ranieri possa essere il Top Ten (year..) della Roma - fa sorridere l'ingenuo autogol del club nel lanciare un sondaggio assai 'scivoloso' per l'attuale proprietà. E cioè Ranieri miglior allenatore, significa di riflesso che il top è l'ultimo tecnico della gestione Sensi che, tra l'altro e alla fine, la vittoria del titolo l'ha solo sfiorata pur dopo una fantastica rimonta.

    Quindi, tutto ciò che è venuto dopo e dunque la Roma americana, non è stato all'altezza di un allenatore comunque non amatissimo e criticato da una non esigua parte dei tifosi. Per appurarlo, leggetevi i commenti, ad esempio, sotto al tweet della Roma che incorona King Claudio re del decennio romanista. Dicevo: forse neanche la Roma se lo aspettava. Magari era lecito pensare a un plebiscito per Spalletti, senza però considerare l'effetto Totti e cioè il malo modo in cui si sono lasciati i due, con il conseguente crollo della considerazione di Lucianone presso la tifoseria romanista. Magari, si poteva immaginare che il più considerato fosse Garcia. In fondo, per qualche mese e dopo il disgraziato 26 maggio 2013, il Legionario francese aveva guidato una Roma pazzesca. Inarrestabile, ma con la miccia corta, è vero.

    E invece ha vinto Claudio, che qui qualcuno spernacchia, magari dimenticando il Leicester. E non aggiungerei altro per non affogare nella retorica. Quel titolo all'allenatore dell'era A.P. (Avanti Pallotta); ha reso dunque più evidente lo zerutitulismo del D.P. (Dopo Pallotta), aggiungendo imbarazzo a una gestione che non ha saputo alzare un trofeo e costretta ad assistere allo scintillio di quelli messi in bacheca dai dirimpettai della Lazio, l'ultimo proprio in questi giorni. Certo, non che servisse questo sondaggio per riaffermare quanto James Pallotta abbia deluso la gente, rispetto ai proclami lanciati negli anni, e quanto sia in caduta libera nella considerazione dei 'suoi' tifosi. Sarebbe bastato poco per fare in modo che non accadesse. E invece, c'è ormai un fossato profondo tra l'entusiasmo che accompagna la Roma di Fonseca e il gelo assoluto nei confronti del proprietario del club. E non si faccia l'errore di banalizzare tutto attorno ad un trofeo. Non è questo il punto. La gente romanista, lo dice la storia, è abituata a non vincere. E in certo qual modo se ne frega allegramente, trasformando in vittorie piccole cose. Però, in questi anni è indubbio come si sia cercato di rendere diversa la Roma, con il risultato di allontanarla, forse, dal tradizionale calore - per certi versi unico - di tante, troppe anime giallorosse.

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