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  • Nel ritiro azzurro: non abbiamo paura!

    Nel ritiro azzurro: non abbiamo paura!

    • Federico Zanon nostro inviato
    Tenetevi forte, teniamoci per mano. Lunedì alle 18, a Parigi, negli ottavi di finale, l'Italia ritroverà la Spagna. Sono passati quattro anni dalla terribile notte di Kiev, dal poker griffato Silva, Jordi Alba, Torres e Mata, dai sogni di gloria spezzati da una Roja francamente troppo forte: un Europeo dopo l'Italia può prendersi la sua rivincita.

    LE MIGLIORI - Inutile negarlo, il tabellone che si presenta davanti alla truppa di Conte fa rabbrividire: Spagna agli ottavi, eventualmente Germania ai quarti e Francia in semifinale, con le incognite Inghilterra e, con ogni probabilità, Portogallo. Per arrivare all'ultimo atto di Saint-Denis, in programma il 10 luglio, bisogna centrare l'impresa e battere le più forti. Dalla nazione campione d'Europa in carica, a quella padrona di casa, passando per la vincente dell'ultimo Mondiale. 

    IO NON HO PAURA - Nessun dramma, Conte non si è mai aspettato aiuti esterni. L'Italia ha fatto sempre tutto da sola ed è consapevole che se vuole scrivere la storia deve contare solo sulla sua forza, sulla sua organizzazione, sulla sua fame. E soprattutto deve pensare partita dopo partita, senza fare previsioni. Il gruppo azzurro, che ha visto insieme Croazia-Spagna nel blindato hotel di Lille, non è apparso particolarmente sorpreso, turbato e preoccupato dal risultato e dal conseguente accoppiamento con le Furie Rosse. Croazia o Spagna sarebbe stata comunque una battaglia. C'è grande motivazione, c'è voglia di cambiare le gerarchie e tornare a centrare una vittoria che con Ramos e compagni, in partite ufficiali, manca da Usa 94 (a marzo in amichevole, a Udine, è finita 1-1). Questa Italia è pronta, questa Italia non ha paura.
     
     

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