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  • Ingaggio monstre e notorietà precoce: Mastour è prigioniero di se stesso

    Ingaggio monstre e notorietà precoce: Mastour è prigioniero di se stesso

    • Federico Albrizio
    Passare nel giro di poco più di un anno da grande promessa del calcio a dimenticato e 'indesiderato': continua la parabola discendente di Hachim Mastour, che a soli 19 anni si trova nella fase più delicata della sua carriera. Malaga e PEC Zwolle, il marocchino ha provato a muovere i primi passi tra i grandi fuori dalle mura amiche del settore giovanile del Milan, ma non è andata bene: poco impiegato sia in Spagna che in Olanda, nessuna delle due squadre ha voluto riscattarlo facendo così scattare l'opzione per il prolungamento di un anno (dal 2017 al 2018) con i rossoneri. E ora? Mastour si allena a Milanello in attesa di trovare una sistemazione, ma l'operazione si preannuncia una vera e propria impresa.

    PRIGIONIERO - L'allarme lo ha lanciato qualche settimana fa il ds Massimiliano Mirabelli: "Abbiamo il dovere di recuperarlo, è a scadenza di contratto e non siamo riusciti a mandarlo a giocare perché ha un contratto molto alto per un giocatore del 1998". Circa 500mila euro a stagione per Mastour, questo l'ingaggio monstre che ha scoraggiato potenziali pretendenti: ci aveva pensato il Palermo, come anche altri club in Serie B, ma quello stipendio è ritenuto troppo alto per un giovane e, soprattutto, per uno che arriva da due flop come Malaga e Zwolle. Vittima di un ingaggio troppo alto per un ragazzino, vittima anche delle tante aspettative piombate su di lui con la notorietà: volto di noti marchi di abbigliamento sportivo e bevande energetiche, a sedici anni il fantasista era già una stella sul web, che senza neanche aspettare un suo debutto tra i grandi lo aveva già incoronato, per poi rinnegarlo brutalmente. Recuperare Mastour, recuperare quello che solo tre anni fa era considerato il diamante più brillante passato dal centro sportivo Vismara: per il Milan sembra quasi una mission impossible, con l'incombere della scadenza del contratto e l'ipotesi di un addio a zero che diventa uno scenario sempre più concreto. Non le gabbie dei difensori, non i cancelli dorati di Milanello: Mastour è prigioniero, ma paradossalmente di se stesso.

    @Albri_Fede90

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