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  • Inghilterra-Croazia, le pagelle di CM: Phillips da urlo, Foden delude, Perisic e Brozovic da film horror

    Inghilterra-Croazia, le pagelle di CM: Phillips da urlo, Foden delude, Perisic e Brozovic da film horror

    • Zanon e Barbuti
    INGHILTERRA 

    Pickford 6:
    attento su Modric, nessuna grande parata di rilievo. Da rivedere con i piedi.

    Walker 6,5: prova molto attenta dal punto di vista difensivo. Dà solidità al reparto.

    Stones 6: pulito e attento, concede poco.

    Mings 6: il centrale non è il suo ruolo preferito, si prende la sufficienza anche grazie alla giornata no dell’attacco croato.

    Trippier 5,5: schierato a sinistra, non è sempre a suo agio quando spinge. Per un errore di comunicazione rischia la frittata con Pickford.

    Phillips 7,5: positivo e propositivo, senza dubbio il migliore. Recupera un’infinità di palloni, scalda i guantoni di Livakovic, regala a Sterling un gioiello da spingere in porta.

    Rice 6: fa il compitino, in maniera diligente. 

    Mount 6: sfiora il raddoppio su punizione, si muove per il campo senza grandi squilli.

    Sterling 7: partita impalpabile fino al 57’, quando attacca lo spazio e trasforma l’assist di Philips nel gol da tre punti. Dà una mano alla difesa nel finale (dal 92' Calvert-Lewin sv).

    Kane 6: si abbassa per il fare il trequartista, lavora soprattutto per la squadra, tra sportellate e movimenti per aprire gli spazi. Ha poche chance per colpire, non riesce a spingere in porta il 2-0 su assist di Mount. (Dal’82’ Bellingham sv)

    Foden 5,5: si accende subito con un sinistro velenoso che si stampa sul palo, ma è un fuoco di paglia. Prova ad intermittenza (dall’71’ Rashford 5,5: da esterno d’attacco prima, da punta poi convince poco).

    Southgate 6: i suoi sono un po’ spremuti, l’Inghilterra non è spumeggiante ma è diventata matura e soprattutto solida e concreta.


    CROAZIA 

    Livakovic 6: impegnato una volta nel primo tempo, si fa trovare pronto. Sul gol prova a rimediare al buco della sua difesa, ma può solo toccare il tiro di Sterling.

    Vrsaljko 5: prova a dare una scossa con una discesa di forza attorno al 25’, senza successo. In ritardo sul gol.

    Caleta-Car 5: fa una gran chiusura su Sterling all’8’, ma sul gol buca l’intervento e spalanca l’area a Phillips.

    Vida 5,5: concede poche occasioni a Kane. Non lo si sente quasi mai nominare e la cosa è un bene

    Gvardiol 5: gioca fuori ruolo da terzino sinistro (lui è un centrale) per contenere Foden. Dopo un inizio da incubo gli prende le misure. Sul gol inglese scivola e spalanca un’autostrada a Phillips. Al 60’ si perde Kane ma riesce a sbilanciarlo e non farlo segnare. Quando spinge si nota che non è abituato a farlo.

    Modric 6: la squadra è in difficoltà, ma lui gioca tranquillo e gestisce palloni perfettamente come suo solito. È suo il primo tiro in porta, abbastanza velleitario, al 54’.

    Brozovic 4,5: disorientato nei primi minuti dal pressing asfissiante degli inglesi, poi cresce. Nel secondo tempo entra male in campo: si perde l’inserimento di Sterling sul gol e va spesso in difficoltà contro Mount. (dal 70’ Vlasic 4: Entra per dare più inventiva e imprevedibilità al centrocampo croato, ma non tocca quasi mai la palla)

    Kovacic 5: in Inghilterra è diventato un giocatore vero, ma oggi non lo dimostra quasi mai. Fa rimpiangere Rakitic (dall’85’ Pasalic: SV).

    Kramaric 4: impalpabile (dal 70’ Brekalo 5: Non fa niente di più, ma ha meno tempo del predecessore)

    Rebic 5: da centravanti fa fatica, quasi mai trovato dai compagni. Non riceve palloni giocabili. Ha un’occasione al 65’, ma calcia male col sinistro (dal 77’ Petkovic: SV)

    Perisic 5: la prima occasione della Croazia capita sui suoi piedi: spara altissimo.

    Dalic 5: la squadra è fin troppo sorpresa dall’inizio arrembante dell’Inghilterra, poi prende le misure ma senza mai essere pericolosa. La scelta conservativa di Gvardiol al posto di Barisic ha un senso. Rebic centravanti si dimostra una pessima idea. Prova a cambiare qualcosa nel secondo tempo ma le sostituzioni non hanno alcun effetto su gioco e atteggiamento della squadra. Alla fine, però, un 1-0 contro l’Inghilterra non è nemmeno così male come risultato.

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