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  • Napoli, Insigne lo sa:| L'Europa è la sua vetrina

    Napoli, Insigne lo sa:| L'Europa è la sua vetrina

    • G.S.

    Nei suoi piedi il talento, nei movimenti la naturalezza di un ragazzo consapevole delle proprie capacità. Nella testa la maturità di chi sapeva e sa che il Napoli (prima esperienza in serie A) lo consacrerà definitivamente. Per ora gli ha aperto le porte di un percorso ulteriore di crescita. Il futuro, però, è nelle sue mani. O meglio nei suoi straordinari piedi. Lorenzo Insigne prova ad isolarsi dal dibattito che spesso e volentieri lo vede coinvolto. E che dopo la sconfitta a Torino con la Juve ha unito tifosi e anche addetti ai lavori nella considerazione che 'Il talento dovrebbe giocare di più'.

    Sa, Insigne, che il calcio fa parte del suo dna e che i minuti giocati non sono direttamente proporzionali alla resa. Sa che l'equilibrio di squadra si regge anche sulle logiche dell'alternanza. Finora ha giocato sempre nelle gare ufficiali: dieci su dieci, titolare in Europa League, alternativa a Pandev in campionato. Quattrocentotrentuno i minuti in totale, un gol contro il Parma al San Paolo nella gara in cui, paradossalmente, ha giocato meno: quattordici minuti. Due volte titolare per la squalifica del macedone (Palermo e Fiorentina) e poi sempre primo cambio della partita.

    L'Europa è tutta sua. Contro il Dnipro domani farà coppia con Vargas, così come era stato contro l'Aik ed il Psv. Una vittoria (rotonda) ed una sconfitta, altrettanto rotonda. Concentrato sulla partita, l'Europa è una vetrina di grande rispetto ed Insigne intende onorarla al meglio. Per se stesso e per il Napoli, per la sua personale crescita e per le ambizioni (più o meno alte) di non sfigurare nel torneo internazionale.

    (Corriere del Mezzogiorno - Edizione Napoli)

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