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  • Insigne: 'Avrei giocato anche in porta pur di portare l'Italia ai Mondiali, ora voglio lo scudetto col mio Napoli'

    Insigne: 'Avrei giocato anche in porta pur di portare l'Italia ai Mondiali, ora voglio lo scudetto col mio Napoli'

    Lorenzo Insigne ha rilasciato un'intervista a Il Mattino. Si parte, ovviamente, dalla Nazionale: "Mi dispiace per non essere andato al Mondiale, adesso penso al Napoli"

    Insigne, quale risposta ha dato alle sue domande e a quella scelta di Ventura, che la riteneva così «determinante» da utilizzarla per un quarto d'ora in due partite?
    "Il mio sincero dispiacere è non partecipare ai Mondiali, soltanto e fortemente quello. Perché io dal primo giorno so quali sono le regole della Nazionale: non è importante chi gioca e le decisioni vanno sempre accettate. L'ho fatto anche quando sono stato utilizzato per un minuto".


    Ma quel ct confuso ha messo il migliore calciatore italiano a giocare da regista nel primo spareggio.
    "Io per la Nazionale avrei fatto anche il portiere perché questa è una maglia che deve essere rispettata senza discussioni. L'allenatore ha fatto altre scelte, riteneva che fossero quelli i giocatori giusti per portarci ai Mondiali. Nessuna polemica: questa maglia è un simbolo e io voglio indossarla ancora a lungo".

    I suoi compagni più anziani, però, sono rimasti sbalorditi dalle decisioni del ct: gli juventini avevano suggerito di far giocare Insigne, De Rossi ha alzato la voce per chiedere il suo ingresso in campo.
    "Ho ringraziato Daniele perché ha fatto un grande gesto, da vero leader che vuole aiutare la squadra. Sarei stato orgoglioso di andare in campo. Meritavamo il posto al Mondiale perché sono convinto che in Russia avremmo fatto una buona figura".

    Cosa rappresenta, dopo questa ferita umana e non solo professionale, il ritorno al San Paolo?
    "Meno male che ci sono le due partite con Milan e Shakhtar: saranno d'aiuto per tornare forte mentalmente e fisicamente. Giochiamo due volte a distanza di pochi giorni, la gente ci darà la spinta così come ha fatto in altre gare importanti, quelle contro l'Inter e il Manchester City".

    Tra due giorni c'è il Milan, l'unica grande che ha finora deluso dopo quel mercato da 230 milioni.
    "Ma attenzione nelle valutazioni dopo poche settimane. Il Milan ha acquistato tanti stranieri ed è necessario un periodo di adattamento in un campionato impegnativo. Abbiamo giocato 12 partite, poche per farsi un'idea chiara su quanto può accadere in questa stagione".

    Poi ci sarà lo Shakhtar, sfida chiave per la qualificazione agli ottavi di Champions: ci credete anche dopo tre sconfitte in quattro partite?
    "Eravamo un po' giù dopo quella col City, ora abbiamo voglia di riscattarci e di battere lo Shakhtar. Il passaggio del turno dipenderà anche da quanto riusciranno a fare gli inglesi nell'ultimo match in Ucraina. Se non vi riuscissimo, non sarebbe colpa del City ma solo nostra. Ora, però, testa al Milan e al campionato".

    Il Napoli primo, la Juve a un punto: cosa fare per evitare ulteriori avvicinamenti?
    "La massima attenzione perché altrimenti potrebbero verificarsi risultati come quello di Verona. E se perdiamo altri punti c'è il rischio che ci scavalchino".

    Ecco, la differenza tra questo Napoli e quello anche del recente passato è nella valutazione del pareggio col Chievo: c'è rammarico per il risultato che ha portato la Juve a meno uno.
    "Sono queste le partite da vincere. La situazione al vertice resterà grosso modo questa finché le squadre più piccole non daranno fastidio alle più grandi. È in quel momento che potrebbe esserci una svolta e noi dovremo essere pronti. Abbiamo voglia di altri risultati importanti perché stiamo lottando per un grande obiettivo"

    Forse servirebbe un po' di respiro anche per gli attaccanti: Ounas e Giaccherini hanno giocato poco.
    "Sa Sarri come gestire gli uomini, lui studia gli allenamenti e ha l'opinione più corretta su ognuno di noi".

    Le manca Ghoulam, sua spalla sulla fascia sinistra?
    "Un grande giocatore, però Hysaj e Mario Rui possono dare un ottimo contributo. Non dobbiamo piangerci addosso, andiamo avanti e aspettiamo il momento del rientro di Ghoulam. Che tornerà alla grande".


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