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  • Inter, 21 giorni senza Serie A: una pausa deleteria o buona per far rifiatare la rosa?

    Inter, 21 giorni senza Serie A: una pausa deleteria o buona per far rifiatare la rosa?

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Sono stati e continuano ad essere giorni convulsi per tutti. L’emergenza sanitaria sta condizionando il mondo intero, non siamo solo noi a subirne le conseguenze.  Il calcio dovrebbe essere l’ultimo dei pensieri ma chi ci lavora e chi ne parla non può far finta di niente, non può smettere di occuparsene. 
    Non si può parlare di calcio giocato, non si può scrivere di tattica, risultati o classifica. Nell’ultima settimana abbiamo visto di tutto, vivere su un ottovolante sarebbe stato più comodo e rilassante. Nessuno ci capiva nulla, le polemiche non finivano mai e il destino del campionato rimaneva avvolto nel mistero.
    Con una settimana di ritardo, dopo accuse, gestioni quantomeno rivedibili del potere e decisioni al limite del surreale, il calcio chiude

    Chiude le porte, chiude ai tifosi e si allinea a quello che stanno decidendo gli altri campionati europei. Potevamo essere i primi, abbiamo avuto l’occasione di dare il buon esempio ma niente, proprio non riusciamo a realizzare questa mirabolante impresa. Mi riesce difficile ricordare l’ultima partita dell’Inter. In effetti dimenticare la sconfitta contro la Lazio potrebbe essere un buon esercizio consolatorio per un tifoso nerazzurro. Ma la realtà è che la squadra di Conte non gioca una partita in serie A da quasi tre settimane e domenica alla vigilia del match contro la Juve saranno proprio 21 i giorni di astinenza da partite di campionato per i nerazzurri. 

    Nel mezzo le due partite contro il Ludogorets che assomigliavano però più ad un paio di buoni allenamenti serviti per provare qualche soluzione tattica in più.
    Quindi in che condizioni sarà l’Inter? Quale sarà il morale dei giocatori? Che livello di preparazione mentale avranno i ragazzi nerazzurri? Ci sono tanti punti di domanda, mescoliamo questi interrogativi con la novità di giocare un derby d’Italia scudetto senza tifosi e la pozione è servita. Sarà surreale e sarà forse la partita più “strana” ed eccezionale che Juve e Inter abbiano mai giocato.
    La pausa forzata però ha consentito a Conte di recuperare pienamente Handanovic e di lavorare ancora di più sulla posizione e la forma fisica di Eriksen. Il danese già contro i bulgari a San Siro ha mostrato un passo decisamente più competitivo rispetto alle prime uscite e potrebbe davvero essere l’uomo in più per Conte in una partita così decisiva per il futuro nerazzurro.

    Ma la curiosità rimane. Una pausa di 21 giorni a questi livelli può essere deleteria, ma se la si guarda dalla parte “buona” può aver fatto rifiatare la rosa di Conte.  Da inizio anno l’Inter non si è mai fermata, il calendario è sempre stato fitto e pieno di impegni. Conte ha sempre sottolineato il fatto che con l’Europa League preparare partite una così ravvicinata rispetto all’altra non sarebbe stato facile. Questi giorni, anche se gli avversari fino a ieri potevano essere diversi (Napoli, Juve, Sampdoria, Sassuolo), può aver fatto bene alla squadra e potrebbe aver consentito a Conte di avere più tempo e libertà per lavorare sui dettagli mai così importanti come in questa occasione. 
    Domenica avremo la risposta a tutti questi interrogativi. Alla fine Juve-Inter si gioca nonostante abbiano chiuso tutto! Forza Inter sempre!

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