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  • Inter, adesso Brozovic è una soluzione

    Inter, adesso Brozovic è una soluzione

    La sorpresa di giornata è senza dubbio Marcelo Brozovic, il centrocampista croato ha iniziato la gara contro il Bologna a ritmo basso, ma è cresciuto alla distanza e quando l'Inter è rimasta in dieci è diventato ancora più concreto. Probabilmente merito di una posizione in campo che sente molto più sua: a seguito dell'espulsione di Felipe Melo, Brozovic si è abbassato a centrocampo ed ha agito accanto a Geoffrey Kondogbia in una linea di mediana a due. Un ruolo in cui  ha sempre espresso tutto il suo potenziale. Anche l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport pone l'accento sulla prestazione fornita iri sera dal calciatore croato: 

    "Il sogno estivo dell’Inter è stato a lungo Yaya Touré. Svanito il possente centrocampista ivoriano e posto che, per il momento, Kondogbia - che dovrebbe ricalcarne ruolo e caratteristiche - non gli allaccerebbe le scarpe, l’impressione è che Roberto Mancini stia (ancora) cercando un altro giocatore-replica del «suo» Manchester City, cioè David Silva. Ovvero il trequartista che, nel 4-2-3-1 proposto ieri sera dall’Inter, si muove a tutto campo. A Bologna il Mancio ha provato in quel particolare ruolo Marcelo Brozovic. Con due mediani più di corsa e di fisico come Felipe Melo e Kondogbia, è stato infatti il croato ad «abbassarsi» per creare gioco. Il croato non ha le caratteristiche per muoversi velocemente in un traffico così accentuato. Così a inizio ripresa l’Inter si è trasformata di nuovo nel 4-3-1-2, con Marcelo mezzala e Perisic dietro a Ljajic e Icardi. Ma l’indicazione di Mancini è stata soprattutto quella di «allungare» il campo e il Bologna utilizzando il lancio dalle retrovie (7 di Miranda, 2 di Ranocchia) e andare eventualmente a giocare la seconda palla alzando il baricentro. L’espulsione di Melo ha cambiato di nuovo i piani. Eppure, paradossalmente, il meglio di Brozovic è arrivato proprio quando l’Inter è rimasta in dieci. A quel punto, il croato si è sistemato in una posizione di centrocampista centrale, che è decisamente più nelle sue corde. In questo modo, ha distribuito muovendosi poi per tornare a prendere il pallone, ha cominciato a dettare i ritmi, soprattutto ad alzarli per i minuti necessari a ottenere il gol del vantaggio. Nato proprio da una sua verticalizzazione immediata su recupero palla di Perisic intercettando la linea di passaggio del disimpegno bolognese. Sono stati 64 i passaggi positivi e 13 quelli sbagliati, ma soltanto quattro di questi negli ultimi venti minuti di partita, quando era importante controllare. 

    "FALLI E RECUPERI - È questa la qualità, e da quella posizione più arretrata, che serve all’Inter di Mancini. Quella che Kondogbia e Melo non sembrano in grado di fornire, oltre a esagerare con i falli: 6 quelli commessi dal francese, spesso costretto a rincorrere dopo aver perso palla, 2 ma pesantissimi quelli del brasiliano. Almeno, Kondogbia ha messo insieme 10 palloni recuperati e 3 contrasti vinti: numeri che combinati con la geometria di Brozovic potrebbero finalmente comporre un centrocampo sensato e produttivo". 
     
     

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