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Inter adesso si fa dura, dopo la rinuncia di Capello restano Benitez e Mihajlovic

Inter adesso si fa dura, dopo la rinuncia di Capello restano Benitez e Mihajlovic

Arrivano conferme all'indiscrezione pubblicata ieri pomeriggio da Calciomercato.com: Fabio Capello resta in Inghilterra. Il suo trasferimento all'Inter era più di un'idea. Era l'ipotesi più concreta del presidente Massimo Moratti, che subito dopo il rumoroso addio di José Mourinho aveva individuto nell'ex tecnico di Milan e Juventus il guisto erede dello Special One. Più di Hiddink, Guardiola e Mihajlovic. Questione di carisma, di mentalità, di polso. Addirittura i bookmakers d'Oltremanica avevano abbassato le quote per il ritorno di Don Fabio a Milano, sponda Inter. Capello era l'uomo giusto per guidare l'Inter nella stagione della conferma, una stagione da sei trofei. Era e non è . Le indiscrezioni che arrivano da Londra, dal quartiere generale delle federazione inglese sono chiare: Capello rimarrà sulla panchina dell'Inghilterra fino al 2012, anche in caso di vittioria del Mondiale. Una conferma di quanto aveva detto Capello al Sun: "Sono il ct dell'Inghilterra, vado via solo se mi licenziano". Che fare ora? Massimo Moratti ha più volte ribadito in questi giorni di non aver fretta. Vero, per due motivi: bisogna fare la scelta giusta e, dopo il no di Capello, le piste da percorrere sono proibitive o rischiose. Guardiola è troppo legato all'ambiente catalano e salvo sorprese durante le elezioni del nuovo presidente del Barcellona non si muoverà dalla Spagna. E nemmeno la grande amicizia con Roberto Baggio, possibile futuro dirigente dell'Inter, riuscirà a fargli cambiare. C'è poi Guus Hiddink, ma il tecnico olandese è blindato da un contratto milionario appena firmato con la Turchia. Restano Mihajlovic e Benitez. Il tecnico serbo piace a Moratti, ma la decisione finale resta in stand by a causa dalla mancata esperienza in panchina. Non è uno no definitivo, Mihajlovic resta un candidato, altrimenti non si spiegherebbe perchè la Forentina non ne ha ancora ufficializzato l'ingaggio. C'è poi Benitez, che vuole davvero rimanere a Liverpool, ma vuole garanzie e un progetto vincente. Moratti può dargli ciò che chiede ma il suo arrivo, tra buona uscita e ingaggi dello suo staff, comporterebbe uno sforzo enorme per le pur piene casse del club. Tanti dubbi, una sola certezza. Mourinho se n'è andato. E ha lasciato il vuoto.

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