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  • Inter, attesa la reazione post Bologna: ha sempre vinto dopo ogni ko, ora c'è la "bestia nera" Milan

    Inter, attesa la reazione post Bologna: ha sempre vinto dopo ogni ko, ora c'è la "bestia nera" Milan

    Campionato compromesso? Triplete impossibile a causa del fitto calendario e degli impegni ravvicinati? Il rischio di vedere tre grandi obiettivi sfumare proprio quando il traguardo sembrava così vicino? Tutti quesiti ammissibili, tutte domande lecite la cui risposta – come sempre – la fornirà il campo nei prossimi giorni e nelle settimane a venire che ci separano dal finale di stagione, ma l’Inter rimane una squadra con tutte le carte in regola per scrivere un’altra pagina di storia importante e indelebile del calcio italiano.

    AMAREZZA – E’ indubbio pensare come la formazione guidata da Simone Inzaghi sia rimasta – al di là delle polemiche nate a seguito della meravigliosa rete di Orsolini – scioccata, basita, sicuramente dispiaciuta e arrabbiata dal ko di Bologna. Si può fare, si deve fare meglio è il messaggio chiaro e limpido lanciato da uno dei leader nerazzurri, Nicolò Barella, al termine della sfida del Dall’Ara. Perché l’Inter ha l’attrezzatura necessaria, come dimostrato sino a ora, per gestire risorse ed energie sui tre fronti in cui è coinvolta. È comprensibile, dunque, che ci sia amarezza per aver dissipato quel vantaggio di 3 punti in campionato e aver permesso al Napoli – che sulla carta ha un calendario più agevole – di tornare in piena corsa per lo Scudetto. Ma questo è ciò che lascia la sconfitta di Bologna e riguarda il passato, i nerazzurri non hanno tempo per pensarci: serve metabolizzare il ko e investire il proprio tempo sul futuro.

    IL MILAN SARA’ UN SEGNALE – Un futuro che partirà già fra poco più di 48 ore, quando la formazione di Inzaghi vedrà gremire San Siro di 80.000 tifosi per la quinta stracittadina stagionale contro il Milan, valida per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Sarà l’inizio di un tour de force che può portare l’Inter verso il superamento di un primato storico per il calcio italiano: quei 61 impegni stagionali che videro coinvolti i rossoneri di Ancelotti nel 2003. Serve fare immediatamente quadra e reagire sin dalla sfida al Milan, per non trascinare il momento negativo sino agli appuntamenti decisivi in campionato contro la Roma e in Champions con il Barcellona. C’è tanto, troppo in ballo. E dunque il derby rappresenta quel dentro o fuori, quel momento di svolta che può cambiare l’annata in un senso o nell’altro: lasciare che sia il Milan a strappare il pass per l’atto finale vuol dire concludere l’annata a quota 0 derby vinti e sancire l’addio definitivo al traguardo Triplete; vincere, al contrario, alimenterebbe il sogno di un’impresa e inietterebbe un boost significativo di emozioni e consapevolezza per un rush finale che può diventare storico.

    ISOLARE I KO: UN PERCORSO DA INTER – La finale di Coppa Italia rappresenta il modo più semplice e veloce per isolare la sconfitta di Bologna ed evitare strascichi negativi verso il finale di stagione che possano mettere in discussione un anno di questo livello nel momento più bollente e infernale. Battere il Milan significherebbe evitare di perdere certezze ed energie nella lotta sui tre fronti. Siamo al punto cruciale, allo snodo fondamentale del 2025 nerazzurro. Ma c’è un fattore sul quale i meneghini possono contare: la capacità di riprendersi immediatamente. Andando a guardare il calendario fra tutte le competizioni sino a ora, l’Inter ha subito solamente sei sconfitte da agosto a oggi (di cui due per mano del Milan e di cui una è costata un trofeo, la Supercoppa Italiana). Dopo ogni singolo ko, i nerazzurri hanno sempre vinto: sconfitta nel derby di andata in campionato, vittoria 2-3 con l’Udinese; ko con il Leverkusen in Champions, successo dominante per 0-6 all’Olimpico contro la Lazio; sconfitta in Supercoppa, vittoriaa a Venezia; ko con la Fiorentina per 3-0, successo per 2-1 sempre con i viola: e infine sconfitta a Torino con la Juventus, vittoria casalinga con il Genoa. Un dato che testimonia la forza e la mentalità dell’Inter, la stessa da avere sino al 31 maggio e oltre (visti gli impegni al Mondiale per Club). Per centrare la storia, per inseguire quel sogno chiamato Triplete. Si riparte mercoledì, dal derby, dalla sfida al Milan. Dal primo passo verso la gloria eterna.

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