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  • Inter, Berardi è meglio di Perisic

    Inter, Berardi è meglio di Perisic

    • Pasquale Guarro
    Ad Appiano Gentile sarà rivoluzione, ma prima di tutto occorrerà vendere. Per due motivi: accontentare l’UEFA, che pretende circa 40 milioni dalle cessioni entro la fine di giugno; ma anche per la scarsa determinazione di alcuni elementi, che da troppo tempo sembrano aver staccato la spina. Insomma, all’Inter rimarrà solo chi non ha altri pensieri per la testa. Tra i primi nomi in uscita c’è quello di Ivan Perisic, che potrebbe abbracciare entrambi i problemi. Con l’eventuale partenza del croato, infatti, i nerazzurri potrebbero mettere a bilancio l’intera somma necessaria a saldare i patti presi con l’Uefa in ottica fair play finanziario, ma accontenterebbero anche uno di quelli che da molto tempo, ormai, sogna insistentemente altri lidi. 

    BERARDI PER PERISIC - La partenza di Perisic, quindi, è da prendere in seria considerazione. Resta da capire come intenderà sostituirlo l’Inter. In molti sognano il grande nome, i nerazzurri, invece, potrebbero semplicemente valutare l’idea di un concreto upgrade nel ruolo di esterno. Il top player, quindi, potrebbe essere previsto in atre zone di campo. Il primo nome sulla lista di Ausilio rimane quello di Domenico Berardi, con il quale il ds nerazzurro aveva già trovato un accordo di massima per la prossima stagione. L’arrivo di Sabatini potrebbe cambiare le carte in tavola, ma presto si discuterà anche di questo. 

    UPGRADE - Chiaro come l’esterno neroverde sia cresciuto ed esploso giocando sulla fascia opposta rispetto a quella dove solitamente agisce Perisic, ma questo non cambia le cose. I dati delle ultime quattro stagioni (quattro anni fa l’esordio di Berardi in A) dicono che il classe ’94 ha saputo far molto meglio rispetto al croato. 124 le gare giocate dall’esterno del Sassuolo, con 50 gol e 38 assist. L’ex Wolfsburg non ha saputo fare altrettanto, fermandosi a 38 gol e 31 assist in 154 partite. Trenta gare in più per Perisic rispetto a Berardi, quindi, ma con numeri decisamente inferiori. A questi dati si aggiunge anche la notevole differenza di età che c’è tra i due: l’italiano è un ’94, mentre la carta d’identità del croato recita 1989, nella sezione dedicata all’anno di nascita. Insomma, se l’Inter dovesse decidere di sostituire Berardi con Perisic, sarebbe tutt’altro che una bestemmia, dati alla mano, rappresenterebbe un concreto upgrade. Certo, a patto che nelle altre zone di campo arrivino giocatori che spostino gli equilibri.
     

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