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  • Inter, Branca: 'Paulinho ci interessa. Stramaccioni? Cose che succedono'

    Inter, Branca: 'Paulinho ci interessa. Stramaccioni? Cose che succedono'

    Torna a parlare Marco Branca, direttore dell'area tecnica dell'Inter. E questa è già una notizia. L'occasione è un'intervista rilasciata a Fabrizio Biasin su Libero
     
    L'obiettivo del mercato nerazzurro: "Il nostro obiettivo principale da un paio di stagioni è sempre lo stesso: ridurre il monte ingaggi e gettare le basi per una squadra competitiva".
     
    Su Handanovic: "Parliamo di uno tra i migliori portieri in Europa ma non c’è stato nulla di concreto. Conosco molto bene Zubizarreta del Barcellona e non abbiamo mai parlato di eventuali trattative".
     
    Sul suo destino nel caso di arrivo degli indonesiani: "Non mi pongo questi problemi, non è corretto nei confronti del club. Penso sempre al lavoro quotidiano, a fare del mio meglio con le risorse che ho a disposizione".
     
    Branca difende il mercato fatto negli ultimi anni: "Negli ultimi 18 mesi segnalo l’arrivo e la conferma di ragazzi come Handanovic, Palacio, Kovacic, Guarin, Juan Jesus e molti altri. Lavorando in questo modo abbiamocreato lebasi per la conquista degli ultimi 15 trofei, vinti grazie ai vari Cambiasso (arrivato a costo zero ndr), Julio Cesar (0), Maxwell (0), Maicon (6,5 milioni), Ibra (25), Vieira (10), Samuel (15), Milito e Motta (18 più 5 giocatori), Pandev (0), Lucio (5), Sneijder (15), Eto’o (arrivato con 50 milioni in cambio di Ibra e rivenduto all’Anzhi per 22). Direi che qualcosa di buono l’abbiamo fatto no?".
     
    Sull'accusa di essere un raccomandato: "Sono abituato alla concretezza e ai fatti. Le raccomandazioni in genere funzionano all’inizio di una carriera, non durano
    dieci anni".
     
    Su Sneijder, che ha attaccato pesantemente Branca: "Abbiamo acquistato Wesley quando era fuori dal progetto Real. Con noi ha vinto da subito e ha sfiorato il Pallone d’Oro. Saqual è la verità. Per Sneijder in realtà non abbiamo mai ricevuto offerte ufficiali se non dal Galatasaray. Dopo il triplete non c’è stata nessuna offerta. Noi eravamo contenti al punto che abbiamo ridiscusso e prolungato il contratto. La scorsa estate Wesley si è presentato in ritiro magro, in forma, motivato, capitano della sua Nazionale. Si è fatto male contro il Chievo. A dicembre per questioni legate al suo contratto gli ho chiesto un incontro: volevo discutere di una eventuale “spalmatura”. Avrebbe guadagnato qualcosa in più ma allo stesso tempo avrebbe alleggerito l’incidenza economica stagionale del club. Non ha accettato l’incontro, ma era un suo diritto. Ribadisco, era un suo diritto,ma d’altro canto era anche nostro diritto dover comunicare che per problematiche economiche uno dei nostri migliori giocatori era sul mercato. Grazie a quell’annuncio si è fatta avanti una società concreta e corretta: il Galatasaray. Loro hanno soddisfatto le nostre esigenze e quelle di Wes. L’abbiamo venduto per 7,5 milioni e alla fineabbiamo fatto una piccola plusvalenza".
     
    Su Mazzarri: "Ci sentiamo tutti i giorni". 
     
    Su Stramaccioni: "Ha fatto il massimo, purtroppo sono cose che succedono a chi si mette in gioco". 
     
    Su Paulinho: "È inutile fare nomi in questo momento. È un giocatore che ci interessa ma ora devo esclusivamente pensare a ridurre la rosa". 
     
    Su Rocchi, Livaja e Schelotto: "Per Rocchi abbiamo speso 300mila euro e ha fatto più di quello che doveva fare. L’affare Livaja-Schelotto nasce da una precisa richiesta tattica del mister: voleva un esterno destro d’attacco. Abbiamo coniugato la crescita di un nostro giovane con la necessità di abbattere il costo di acquisto del cartellino di Schelotto. Poi purtroppo sono arrivati gli infortuni...". 

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