Calciomercato.com

  • Inter, Brozovic ai margini, ma il Mondiale è alle porte

    Inter, Brozovic ai margini, ma il Mondiale è alle porte

    L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport accende i riflettori su Marcelo Brozovic e spiega come il croato dovrà impegnarsi al massimo per guadagnare spazio in nerazzurro e per non perdere il Mondiale con la maglia della Croazia. 

    Giusto un girone fa faceva capolino la versione Epic di Brozo, quella che con una doppietta stendeva il Benevento al Vigorito. Una versione che con il tempo si è sbiadita fino a diventare l’icona della negligenza con gli applausi rifilati da Marcelo al pubblico del Meazza in occasione della sostituzione durante la partita contro il Bologna. Il croato è tornato così in quel limbo fatto più di scuri che di chiari in cui i contorni che separano il ragazzo timido e introverso da quello indisciplinato e sfrontato si fanno confusi. Qual è il vero Marcelo? E soprattutto, qual è il vero Marcelo in campo? Quest’anno Luciano Spalletti lo ha inserito tra i titolari 10 volte su 25 giornate concedendogli in tutto 19 gettoni di presenza. In quella posizione, da trequartista del 4-2-3-1, può garantire giocate e movimenti che nessun altro calciatore di questa rosa può. Eppure in quella posizione Brozovic ha giocato pochi minuti complessivamente per quel suo modo di affrontare le partite — in momenti più o meno prolungati — facendo «un giro troppo largo, più del dovuto». Insomma, a metà campo serve più incisività specie quando il pallone lo tiene l’avversario. L’evaporazione, a cui va incontro troppo spesso, lo ha penalizzato.

    LA CONCORRENZA DI RAFINHA - “A livello tecnico, non ci sono più margini di errore per lui. L’arrivo di Rafinha lo costringe a lavorare più sodo per guadagnarsi minuti in campo. Perché in quella posizione la soluzione Borja Valero è sempre valida nella testa di Spalletti. Brozo, dopo esser stato multato per gli applausi ed essersi «autoescluso» dai titolari della trasferta di Genova, deve iniziare a dare segnali concreti di «connettività». Non solo per aiutare l’Inter a raggiungere la Champions. Ma anche per tenersi stretta la maglia della Croazia nel prossimo Mondiale. Dare per scontato qualcosa, sarebbe un errore Epic”.

    Altre Notizie