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  • Inter, Conte: 'Il 3-5-2 è la nostra certezza. Gagliardini e Politano in gruppo'

    Inter, Conte: 'Il 3-5-2 è la nostra certezza. Gagliardini e Politano in gruppo'

    • Pasquale Guarro
    Dopo la bella vittoria di Torino l’Inter è attesa alla difficile trasferta di Champions contro lo Slavia Praga. Antonio Conte ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa alla vigilia del match.

    Cosi ai microfoni di Sky
    “Sicuramente sarà una partita difficile, lo abbiamo visto anche da tutte le sfide che hanno giocato contro Barcellona e Dortmund, qui hanno faticato tutti. Lo Slavia ha fatto bene anche l’anno scorso in EL, hanno delle certezze e giocano bene. Quanto è cresciuta l’Inter? Nel nostro percorso in Champions ci sono buone prestazioni e qualche rammarico per alcune partite che potevamo gestire meglio. Non abbiamo alternative, sono rimaste due gare ma iniziamo a pensare alla prima. Vogliamo vincere noi come vorranno farlo loro. Questi sono dei passaggi obbligati per la nostra crescita. Serve ferocia? Serve tutto, serve una corretta gestione e sapere cosa aspettarci dall’inizio alla fine. Abbiamo preparato la partita nella giusta maniera ma sarà ugualmente difficile. Gagliardini e Politano? Sono recuperati, si allenano con noi da un paio di giorni, vediamo domani”.

    Nonostante le assenze non vi piangete addosso e reagite facendo gruppo, può essere questo l'ingrediente per una partita da non sbagliare?
    “C'è voglia di fare bene e non ha senso piangersi addosso per l'assenza di questo o quel giocatore. Quando ho chiesto grandi risposte ai miei calciatori me l'hanno sempre data e per questo sono sereno, riescono a trovare sempre grandi energie per superare gli ostacoli. Conosciamo le insidie della sfida di domani, guardo ai presenti con piena fiducia nei confronti dei miei calciatori. Ci sarà da soffrire come ha sofferto anche il Barcellona, ma sarà una partita stimolante, dobbiamo viverla con gioia e grande entusiasmo. Con la consapevolezza che stiamo crescendo come squadra, arriviamo qui più maturi rispetto alla partita di andata”. 

    Ti aspetti un ulteriore step dalla squadra?
    “Domani il risultato diventa importante al di la del fatto che si possa giocare bene o male, anche se io parto dal presupposto che nel 95% dei casi il risultato dipende dalla prestazione. Noi vogliamo sempre andare di pari passo, anche perché crescere e giocare bene, creare occasioni e essere organizzati, deve essere il nostro modo di fare. Adesso siamo più squadra, siamo più preparati, lavoriamo insieme da più tempo e sappiamo cosa vogliamo. Ci sono stati step importanti e mi auguro che si possa continuare anche in Europa perché abbiamo bisogno di queste partite per continuare la nostra crescita”. 

    Il rendimento in Italia e in Europa è stato diverso, come se lo spiega?
    “Quando giochi la competizione più importante sai benissimo che affronti le migliori squadre dei diversi paesi. Il Barcellona può vincere la Champions, il Dortmund è l'antagonista del Bayern, lo Slavia vince in patria a mani basse. Sono squadre che hanno una mentalità vincente acquisita nel tempo e sul campo. È naturale trovare qualche difficoltà in più in Champions, ma abbiamo iniziato un percorso di crescita, cresceremo in Italia e in Europa, dove siamo neonati”. 

    Quanto la qualificazione può condizionare il mercato di gennaio?
    “Parlare oggi di mercato non mi sembra giusto nei confronti di nessuno e poi di queste cose deve parlare la società. Non mi sembra il momento, oggi devo parlare dei presenti e ringraziarli. Perché sono loro che ci hanno portato qui e che stanno facendo qualcosa di importante in questi miei primi 4 mesi all'Inter. Pensiamo alla partita di domani, non abbiamo grandi possibilità di qualificarci ma alimentiamo le chance con una vittoria". 

    Che variazioni tattiche dobbiamo aspettarci per via delle assenze?
    “Dal primo giorno di ritiro lavoriamo su un'idea e questo è importante. Come è importante che tutti i calciatori della rosa abbiano sposato la stessa idea. Per questo motivo non vedo perché le assenze debbano farci cambiare lo spartito da suonare. Ci alleniamo anche per sopperire alle assenze e da questo punto di vista sono molto sereno perché mi fido della mia rosa. Ripongo massima fiducia nei miei calciatori. L'esempio ultimo arriva da Borja Valero che contro il Torino ha dato l'esempio, è entrato dopo 4 mesi e ha risposto presente. Da questo punto di vista sono molto tranquillo, non cambieremo la nostra idea di calcio perché sarebbe innaturale e non sarebbe positivo. Stiamo lavorando su alcune cose e stiamo anche avendo risposte importanti, per questo andiamo avanti. Sapendo che possono cambiare gli interpreti ma non i protagonisti”. 

    Gli indisponibili? 
    “Non ci sono Barella, Sensi e Asamoah”. 
     

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