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  • Conte: 'Lukaku out, ha un problema muscolare. Strano giocare con Barcellona e Juve così vicine' VIDEO

    Conte: 'Lukaku out, ha un problema muscolare. Strano giocare con Barcellona e Juve così vicine' VIDEO

    • Pasquale Guarro, inviato a Barcellona
    Alla vigilia della sfida di Champions contro il Barcellona, il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, risponde alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa.

    L'Inter spera di segnare almeno un gol qui e poi guadagnare i tre punti grazie a una grande difesa?
    “il nostro è un girone interessante e difficile, ce ne siamo accorti subito alla prima partita ed è inevitabile che se hai l'ambizione, la voglia e la speranza di andare avanti in questa competizione devi vincere su ogni campo. Giocare qui non è mai semplice ma al tempo stesso ci giochiamo le nostre carte con grandissimo rispetto, sapendo che affronteremo una delle favorite per il successo finale”.

    Si aspetta due partite diverse a seconda che Messi giochi o meno?
    “A prescindere mi aspetto una partita difficile perché il Barcellona è una delle squadre più forti al mondo. Da parte nostra c'è la voglia di affrontare il Barcellona con tutti gli effettivi, noi dobbiamo essere pronti a prescindere da Messi”. 

    Che partita dovrà giocare l'Inter?
    “Dobbiamo giocare una partita intensa, con dei buoni ritmi, facendo le nostre cose sia nella fase di possesso che di non possesso. Possono fare gol in ogni momento, ma il nostro percorso di crescita passa da questa partite e noi dobbiamo farci trovare pronti. Vogliamo ben figurare”. Abbiamo iniziato un percorso e speriamo di arrivare a competere”.

    Sarà una settimana molto difficile, pensate anche alla Juve?
    “Lo dico sempre ai miei, la partita della vita è quella da giocare. Non abbiamo bisogno di stimoli, solo a nominare il Barcellona arrivano da soli. Questa partita dovrà essere un altro step”.

    Molti ti accostano a Mourinho, ti fa piacere o ti da fastidio?
    "Noi sappiamo cosa ha fatto l'Inter in passato, qualcosa di difficilmente ripetibile e per questo motivo c'è grande rispetto per Mourinho che la guidava e per l'Inter di quell'anno. Ma è impossibile fare paragoni, sono epoche diverse e siamo all'inizio di un percorso. Cerchiamo adesso noi di regalare delle gioie ai tifosi, ma ripeto, grande rispetto per il passato”.

    L'Inter arriva troppo presto a queste sfide contro Barcellona e Juve?
    “Sicuramente sono partite che avvengono in pochi giorni e questo è strano. Per me e per i miei calciatori deve essere motivo d'orgoglio perché arriviamo da primi della classe, con sei partite in campionato. In tutti noi deve esserci la voglia di venire a giocare qui, in maniera umile, sapendo che stiamo lavorando per colmare difetti ma consci dei nostri pregi. Deve essere una gioia e un motivo di soddisfazione me per e per i miei calciatori”. 

    Meglio utilizzare subito Sanchez dal primo minuto?
    “Tengo a fare una precisazione perché alcune cose dette sulla simulazione non mi sono piaciute. Lui è un ragazzo per bene, non va a protestare dopo la caduta. Si rialza e vorrebbe continuare. Non mi sono piaciute alcune cose che hanno detto, è un calciatore che stimo e che sta entrando nella nostra idea di calcio. Poi domani vedrete le mie scelte, ma sicuramente Sanchez ci può dare tanto”. 

    Spesso si sente dire che in Italia c'è un ritmo troppo baso rispetto all'estero, crede sia vero o è un luogo comune?
    “In Italia le partite sono molto più tattiche e per questo si tende ad annullare l'avversario riducendo gli spazi, per questo cala l'intensità rispetto all'estero, dove trovi partite più aperte con continui capovolgimenti e meno tatticismo, con più uno contro uno a tutto campo. Ma non dimentichiamo che la Juventus in Champions in questi anni si è fatta rispettare tenendo in alto il nome del calcio italiano a livello europeo”.

    Cosa significherebbe fare un buon risultato o non farlo?
    “Il risultato deve essere una conseguenza di ciò che noi proporremo. Quando parlo di step mi riferisco al fatto che dobbiamo venire a giocare qui con coraggio e personalità, sapendo le cose che abbiamo preparato. Questo sarebbe positivo e di solito se riesci a fare questo porti a casa il risultato. Non veniamo qui con l'elmetto a difesa della porta, non siamo qui per questo e ho dei ragazzi che non vogliono questo”. 

    Si percepisce che ci sia una squadra che crede di poter vincere sia domani che contro la Juve.
    “Nessuno prepara le partite per perdere o pareggiare. Abbiamo iniziato un percorso e ho chiesto che ognuno dia il 100%. Stiamo avendo delle risposte positive, altre volte ne abbiamo alcune così così, ma fa parte di un percorso e voglio che si guardi il Barcellona dritto negli occhi. Giochiamo, facciamo la nostra partita e vediamo come finisce. Questa è la strada, sappiamo di averne tanta davanti, ma ogni partita deve farci crescere. Questo deve essere fondamentale e questo chiedo ai ragazzi. Ho la fortuna che la pensano come me”.

    Abbiamo visto un Barcellona irregolare e Messi ha dei problemi fisici, è il momento giusto per battere il Barcellona
    “C'è un dato di fatto: quando il Barcellona gioca al Camp Nou fa rispettare la sua legge. Stiamo parlando del Barcellona, di Suarez e Griezmann, c'è grande rispetto. Ma come ho detto prima ce la vogliamo giocare perché per noi fa parte di uno step, di un percorso che abbiamo iniziato con entusiasmo. Voglio aggiungere che non ci sarà Lukaku perché ha un affaticamento al​ quadricipite che si porta dietro da dieci giorni e bisognava fermarlo. Esami strumentali escludono lesioni ma domani non giocherà”.


     

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