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  • Inter, Conte: 'Scudetto? Ci siamo, vogliamo giocarci le nostre carte. Ma dobbiamo 'ammazzare' gli avversari'

    Inter, Conte: 'Scudetto? Ci siamo, vogliamo giocarci le nostre carte. Ma dobbiamo 'ammazzare' gli avversari'

    Antonio Conte ci crede. L'allenatore dell'Inter pensa allo scudetto, lo dice chiaramente a Sky Sport: "Dico sempre ai miei calciatori che bisogna 'ammazzare' gli avversari. La partita con il Napoli è chiara, fai la partita, la domini, poi prendi l'1-1 e vai a casa. E iniziano le critiche. Oggi uguale. Bisogna fare gol. Oggi era una partita vitale, come lo saranno le prossime. Oggi abbiamo sbagliato tanto, non abbiamo capitalizzato. Certo, tutto questo fa parte di una crescita. Siamo a 6 punti, mancano 12 partite, si gioca ogni tre giorni. Abbiamo lavorato bene, dal punto di vista fisico e tattico. Vogliamo giocarci le nostre carte. Noi non abbiamo possibilità di sbagliare, il nostro margine di errore è minimo. Là davanti possiamo sbagliare, noi no. Dobbiamo 'ammazzare' l'avversario. Non si tratta di crescere di personalità, bisogna solo capire che se vuoi vincere, alzare i trofei, devi essere 'cattivo', devi 'ammazzare' l'avversario. Abbiamo sei punti dalla Juve, dobbiamo crescere non solo dicendolo, ma portandolo sul campo. Oggi sono soddisfatto, i ragazzi hanno fatto bene. Se vogliamo ambire a fare qualcosa di straordinario dobbiamo essere più determinati, dobbiamo fare più attenzione. Ma io ho fiducia nei miei ragazzi. Sono soddisfatto come a Napoli, anche oggi abbiamo creato tanto. Lukaku, Lautaro ed Eriksen hanno fatto una buona partita, ma potevano fare di più. Eriksen poteva fare gol, ora è nelle migliori condizioni, ma al tempo stesso ha il difetto di sbagliare troppo. La Juve? Rimane una squadra molto forte, è abituata a certe pressioni. La Lazio? Ha le carte in regola per lottare fino alla fine. Noi vogliamo inserirci, vogliamo rompere le scatole fino in fondo. Noi lottiamo per qualcosa di importante. Non dobbiamo avere rimpianti, i giocatori devono dare la vita. Lo sanno e io sono orgoglioso di loro".

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