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  • Inter, D'Ambrosio: 'Il mio idolo è Zanetti, mi ispiro a Zambrotta'

    Inter, D'Ambrosio: 'Il mio idolo è Zanetti, mi ispiro a Zambrotta'

    L'esterno dell'Inter Danilo D'Ambrosio, direttamente da casa sua e attraverso i canali social ufficiali del club, ha risposto ad alcune tra le più interessanti video-domande proposte dai tifosi nerazzurri.

    Come stai?
    “Viviamo questo periodo in famiglia con il sorriso”

    Perché il numero 33?
    “Il mio preferito è il 3 del grande Facchetti. Perciò ho aggiunto semplicemente un altro 3”

    Il tuo idolo?
    “Per la passione dico Javier Zanetti”

    San Siro che emozione dà?
    “I primi anni qui vedevo un pubblico sempre più vicino all'Inter dopo anni bui. Un’emozione unica, tutte le volte”

    Chi sceglieresti per una partitella a sette?
    “Handanovic, Cannavaro, Zanetti, Pirlo, Iniesta e Ronaldo Il Fenomeno”

    Come sei riuscito a trasferire a tuo figlio l’amore per l’Inter?
    “Mia moglie ci seguiva sempre con lui, ora conosce ogni cosa dei nerazzurri, ogni calciatore. Son contento sia il primo tifoso del padre e speriamo di farlo soffrire il meno possibile. Ama molto Lautaro, Lukaku e Gagliardini che pronuncia senza g e chiama zio. Ora è un momento difficile: io e mia moglie gli abbiamo detto perché al momento non può andare a scuola, lui continua a fare molte domande. Conosce la parola coronavirus anche se non sa cosa significa, ma comunque capisce che c’è un nemico da affrontare. E’ intelligente e sta capendo i momenti che stiamo vivendo”

    Quante volte al mese vai dal parrucchiere?
    “Ci andrei anche di più, ma mi limito alle due volte”

    La gara più emozionante?
    “Quella contro la Lazio all’Olimpico, 3-2 e Champions League con un mio gol”

    Difficile da napoletano vivere lontano dal mare?
    “Si, ma Milano è un giusto compromesso per ciò che offre”

    Che rapporto hai con Lele Oriali?
    “Sincero, come tutti i miei compagni. L’ho sempre stimato, Inter molto brava a richiamare la persona ideale per questo gruppo”

    Cosa hai pensato dopo il salvataggio decisivo in Inter-Empoli della scorsa stagione?
    “Tragitto infinito quello percorso dalla palla sopra la traversa. Speravo che Caputo mettesse in mezzo il pallone, quando ho visto poi la sfera passare ho cercato di allontanarla e ci sono riuscito complice il legno”

    Piatto preferito a Milano?
    “Il risotto”

    Frase che ti ripeti prima di scendere in campo?
    “Dare il massimo, uscire dal campo senza rimorsi”

    Skriniar chiede quanto ti piace giocare con lui?
    “Molto, come anche fuori dal campo. Persona seria, buona e un grandissimo calciatore”

    Vorresti diventare allenatore?
    “Opzione che non è nei miei piani. Sto cercando di aprire un’attività. I miei genitori gestiscono una pizzeria da tanti anni. Io vorrei fare qualcosa di simile”

    Gol spesso su corner?
    “Serve istinto, ma anche determinazione. Cerco di attaccare una linea ben precisa, se il pallone arriva nove volte su dieci faccio gol”

    Il giocatore che hai avuto come compagno di squadra più forte?
    “Zanetti, non mostrava per nulla la sua età”

    E da avversario?
    “Ronaldo e Messi”

    Con chi oggi ti trovi meglio in campo?
    “Mister Conte ci dà sempre consigli preziosi. Oggi faccio il quinto o il terzo centrale e non c’è mai differenza se non il modo di interpretare il ruolo”

    A chi ti ispiri?
    “Zambrotta, mi rivedo in lui per alcune caratteristiche tattiche. Aggiungo anche un grandissimo difensore, napoletano come me, che è Cannavaro”

    Il tuo gol indimenticabile?
    “Torno all’Olimpico contro la Lazio: gol decisivo per rimontare”

    Esperienza a cui sei più legato?
    “Ho tutte le maglie con le quali ho fatto gol. Poi ogni rete realizzata con l’Inter è particolare, non essendo un attaccante”

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