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  • Inter, da Icardi a Juan Jesus tanti 'finti' capitani. La fascia non va assegnata

    Inter, da Icardi a Juan Jesus tanti 'finti' capitani. La fascia non va assegnata

    • Emanuele Tramacere
    Una vera e propria maledizione che ormai da quasi 3 anni attanaglia l'Inter e i propri tifosi. Dall'infortunio al tendine d'achille che tenne a lungo Javier Zanetti lontano dai rettangoli di gioco, fu chiaro che il passaggio di consegne dell'importante fascia da capitano, del simbolo della squadra negli occhi dei tifosi e dei rivali in giro per il mondo, non sarebbe stato semplice. 

    TANTI 'FINTI' CAPITANI - Dal ritiro dell'ormai ex Tractor, ora passato in dirigenza nel ruolo di vice-presidente, in tanti si sono alternati nell'indossare una fascia la cui eredità si è rivelata fin troppo pestante. Il primo è stato Andrea Ranocchia, che sebbene fosse stato indicato da tutti come l'erede più adatto in quanto giovane, italiano e dal futuro assicurato, ci ha messo poco ad essere rinnegato da chi lo inneggiava in una stagione che per l'Inter fu disastrosa. Ranocchia ha subito passivamente la fascia, pagando sul campo con errori ingigantiti dal proprio ruolo, e venendo schiacciato dalla pressione di un ruolo troppo grande per lui.

    DA NAGATOMO A JUAN JESUS - Dopo Ranocchia in 8 hanno vestito la fascia da capitano in alterne occasioni. Giocatori scelti in base all'esperienza, o alla longevità nella permamenza in maglia nerazzurra, ma che difficilmente possono rappresentare quel giocatore che, in campo, può e deve distinguersi su tutti gli altri. Da Nagatomo, scelto da Mazzarri contro il Cagliari nel 2014/15 a Fredy Guarin, anche lui mai amato dai tifosi e già ceduto, che la indossò in 6 occasioni. Da Andreolli, cresciuto in nerazzurro ma senza mai avere la giusta fiducia, a Medel designato nella sconfitta per 3-0 contro la Juventus in Coppa Italia, passando per Palacio (2 volte), Miranda (nell'1-1 contro la Roma) fino al disastro compiuto da Juan Jesus, capitano nel derby perso 3-0 contro il Milan di Mihajlovic, il cui unico ricordo da capitano resta la pianta di ulivo piantata insieme a Montolivo nel pre-gara.

    ICARDI, CAPITANO INGRATO - L'ultimo capitano designato dal gruppo e portato avanti come simbolo della nuova proprietà è stato ed è tuttora Mauro Icardi. La fascia per lui non è mai stata un problema di responsabilità e le dichiarazioni nel corso dell'anno sono state sempre di grande amore e affetto per i colori nerazzurri. Dichiarazioni che, però, si stanno scontrando con le ultime uscite e la richiesta di rinnovo.

    MEGLIO NON ASSEGNARLA - La ricerca di un nuovo club, il corteggiamento del Napoli, la richiesta pubblica di un nuovo contratto con notevole aumento d'ingaggio nel momento in cui il club ha maggior bisogno di contenere il monte ingaggi. Tutte cadute di stile che non sono degne di quella fascia resa celebre da personaggi come Zanetti, Bergomi, Mazzola, Facchetti... A conti fatti, per l'Inter di oggi, quella fascia sarebbe meglio non assegnarla. E l'ultimo capitano? Resterà Zanetti, dietro la scrivania.

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