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  • Inter: de Boer già nel ciclone, ma è il caos societario il vero problema

    Inter: de Boer già nel ciclone, ma è il caos societario il vero problema

    E' ufficialmente partito il processo a Frank de Boer, allenatore dell'Inter da soli 14 giorni dopo il burrascoso addio a Mancini e finito immediatamente nell'occhio del ciclone dopo la sconfitta all'esordio in campionato contro il Chievo. Non hanno convinto le scelte di formazione dell'allenatore e la gestione dei cambi, ma in queste ore di analisi e di caccia al colpevole (apparentemente in un'unica direzione) non possono passare inosservati i duri attacchi rivolti nel postgara da Handanovic e D'Ambrosio, che hanno individuato altrove i problemi che sono alla base dalla falsa partenza dei nerazzurri.

    HANDA CONTRO IL CLUB - Particolarmente chiaro è stato il portiere sloveno, uno che parla raramente e quando lo fa quasi mai risulta banale. "Mi hanno fatto arrabbiare tante cose. Dobbiamo renderci conto di aver disputato una brutta partita e voltare pagina. Potrei parlare di mille alibi, ma non mi piace cercarli. Sappiamo di non essere al massimo della condizione, abbiamo fatto la tournée americana con mezza squadra e abbiamo avuto poco tempo per allenarci. Non è colpa dell’allenatore", ha dichiarato Handanovic. Un attacco in pieno regola alla società, al momento divisa in troppe correnti, con Thohir, Suning e lo stesso Moratti che hanno voce in capitolo sugli aspetti tecnici e che hanno generato anche una confusione senza precedenti nella gestione del caso Mancini.

    MANCANO I LEADER - Un club senza padroni che ha finito per generare smarrimenti anche nella squadra e in questo quadro si inseriscono i mal di pancia di Icardi e Brozovic, oltre ad un'assenza di leadership nello spogliatoio messa sulla pubblica da Danilo D'Ambrosio, uno dei rappresentanti dello sparuto del gruppo degli italiani. "Se cambiamo questa mentalità, allora potremo toglierci delle soddisfazioni. Dobbiamo prendere esempio dalla mentalità dimostrata l’anno scorso dalla Juve, che invertì la marcia dopo un avvio di stagione senza le stesse motivazioni: so che si fa fatica a dire questo, ma è così. Si poteva anche non giocare bene, ma si doveva vincere: questa è la verità. Non è più l’Inter dei fenomeni del Triplete. Possiamo raggiungere gli obiettivi solo se siamo coesi. Se pensiamo di poter vincere con D’Ambrosio che fa come Maicon, allora abbiamo sbagliato tutto: ho altre qualità. Non siamo singoli che possono giocare da singoli". Caos in società e problemi di spogliatoio, altro che de Boer...

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