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  • Inter: ecco la 'preghiera' di Mazzarri

    Inter: ecco la 'preghiera' di Mazzarri

    L’Inter non sa più vincere, il pareggio contro il Catania ne è l’ennesima riprova. Una sola vittoria, nel derby, nelle ultime 9 uscite stagionali. Ciò che fa più storcere il naso a Walter Mazzarri, tuttavia, è il dato sconcertante sui gol segnati, perché l’Inter non sa più vincere, certo, ma non sa neanche più segnare.

    PROBLEMI D’ATTACCO - Un solo gol segnato, tra l’altro da un esterno, negli ultimi 4 incontri. Palacio, Milito, Alvarez, Guarin, Kovacic, la batteria di giocatori offensivi a disposizione del tecnico toscano non riesce più a pungere con costanza le difese avversarie. Anche nella sfida contro il Catania, nel post partita, Mazzarri ha dovuto sottolineare che: "Botta non ha ancora i 90 minuti. Icardi praticamente non l’ho mai avuto a disposizione. Milito avrei dovuto toglierlo perché era stanco, ma serviva che restasse in campo. Abbiamo giocato nel finale con tutti i giocatori offensivi che avevo a disposizione, ma l’incantesimo non si è ancora spezzato".

    LA PREGHIERA – Proprio nel post partita contro il Catania, però, Walter Mazzarri ha voluto lanciare un messaggio forte e chiaro, seppur con toni pacati, alla propria dirigenza: "Ho sentito qualcuno che diceva che un bravo allenatore è quello che si fa comprare giocatori forti. A me piacerebbe avere campioni e anche i miei giocatori non sarebbero gelosi, perché darebbero loro una mano. Ovvio che da qui al 31 gennaio spero che qualcosa accada". Un concetto limpido: serve una mano, possibilmente qualcuno che sia in grado di spezzare l’incantesimo in zona gol e dotato di tanta qualità nelle giocate. Un appello ripetuto ad ogni testata giornalistica, in ogni intervista.

    IL BOMBER – Ecco perché Mazzarri, seppure smentendo la componente ambientale, aveva dato l’ok al tanto criticato scambio fra Fredy Guarin e Mirko Vucinic. Ecco perché, anche ora che i rapporti fra le società restano tesi all’inverosimile Walter Mazzarri sogna ancora l’arrivo dell’attaccante della Juventus. Dalle cessioni di Alvaro Pereira e Ishak Belfodil è possibile ricavare la cifra necessaria a pagare il prestito oneroso della punta montenegrina o di chi, come lui, sia in grado di abbinare follia e qualità. La stessa follia che Pablo Daniel Osvaldo ha fatto sentire al Southampton, prigione dorata che vorrebbe e potrebbe presto lasciare. Il club inglese vuole cederlo a titolo definitivo per una cifra non inferiore ai 16 milioni di euro ma, ora, accetterebbe volentieri anche un prestito molto oneroso con obbligo di riscatto. Eccola, l’apertura clamorosa che potrebbe convincere Erick Thohir a compiere un piccolo sforzo dal punto di vista economico. Vucinic-Osvaldo, la preghiera di Walter Mazzarri sarà presto ascoltata.

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