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Inter, Esposito e quel no al PSG: 'Ho sempre sognato questa maglia! Conte...'

Inter, Esposito e quel no al PSG: 'Ho sempre sognato questa maglia! Conte...'

E' stato una delle più belle sorprese del precampionato dell'Inter: con un Conte che, almeno per il momento, non ha avuto gli attaccanti che sognava, e sogna ancora, Lukaku e Dzeko, l'allenatore nerazzurro si è affidato a chi c'era già, più a un giovane di bellissime speranze, Sebastiano Esposito. Un'International Champions Cup in crescita per il classe 2002, con la ciliegina sulla torta di quello splendido assist a Sensi nella sfida coi vicecampioni d'Europa del Tottenham. E oggi, Esposito, si racconta a la Gazzetta dello Sport: "Innanzitutto è giusto ricordare che mi sento un giocatore della Primavera, lì tornerò a giocare. Detto questo, è una bella esperienza allenarmi con così tanti grandi campioni, da loro posso imparare tanto. Cerco sempre di dare il massimo e di ascoltare i consigli dell’allenatore". 

SU CONTE - "È un grande tecnico, uno dei primi tre al mondo. Di lui mi hanno colpito il carisma e la grande personalità". 

L'ASSIST A SENSI - "A noi attaccanti Conte chiede questo, chiede determinati passaggi e determinati movimenti. Li proviamo in allenamento e poi tentiamo di metterli in pratica in partita. Sono contento che l’assist mi sia venuto così, Sensi si è liberato bene e io gli ho dato la palla nella maniera giusta". 

SUL PSG E IL RINNOVO - "Perché sono rimasto? Semplice: ho sempre voluto questa maglia, fin dall’inizio della mia carriera. Il mio desiderio era restare". 

SULLA FAMIGLIA - Il nonno giocava nei dilettanti, il papà nelle giovanili del Napoli, i due fratelli uno nel Chievo e l'altro nell'Inter: "E poi c’è pure mio zio materno: anche lui ha giocato nelle giovanili nel Napoli. Ma non c’è un segreto, evidentemente nella famiglia Esposito si cresce a pane e pallone. Abbiamo il calcio nel dna, tutti siamo cresciuti con la voglia di diventare calciatori professionisti. A mio fratello più grande ruberei la tecnica, al più piccolo il colpo di testa". 

SULLA PROSSIMA STAGIONE - "Innanzitutto avrei ancora l’età per giocare nell’Under 18 e quindi mi vedo sia nell’Under 18 che nell’Under 19. Poi è chiaro: spero di continuare ad allenarmi con la prima squadra, è la maniera migliore per crescere. Sarà di sicuro una stagione stimolante: mi farò trovare pronto".

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