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  • Inter europea e offensiva, ma con la Lazio serve equilibrio. E sul mercato si sogna ancora...

    Inter europea e offensiva, ma con la Lazio serve equilibrio. E sul mercato si sogna ancora...

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Nove gol in due partite sono un bottino incoraggiante. L’Inter di Conte sembra voler assumere i contorni di una squadra di stampo europeo, pensa più a segnare e ad attaccare l’avversario che a difendere. Questa nuova impostazione comporta pro e contro a cui si deve per forza prestare attenzione. 

    Se vogliamo il lavoro di Conte di quest’anno è semplicemente il prolungamento di quello iniziato la scorsa stagione. L’Inter infatti nell’anno appena concluso ha superato e di molto la quota 100 nella voce gol segnati, le 111 reti messe a segno sono un traguardo incredibile e testimoniano il potenziale della rosa a disposizione dell’allenatore nerazzurro. Conte vuole attaccare e vuole mettere pressione all’avversario e ci sta riuscendo alla grande.  

    Quattro gol alla Fiorentina e cinque al Benevento sono un buon biglietto da visita in vista della prima vera prova interessante contro la Lazio grande realtà del campionato appena passato.

    Lukaku, Lautaro e Sanchez si conoscono sempre meglio e il loro contributo al peso offensivo della squadra sta diventando sempre più importante e devastante. A loro si aggiungono gli inserimenti dei centrocampisti e dei difensori in zona gol. Non è difficile infatti veder segnare D’Ambrosio, Hakimi, Gagliardini, Bastoni e Barella. Insomma Conte sta ottenendo il massimo dalle proprie situazioni offensive e di più in quella zona del campo ad oggi è difficile chiedere.

    Ma se ad attaccare e segnare questa Inter sembra non avere problemi, in zona difensiva i guai non sono mancati.

    9 gol fatti ma ben 5 subiti,  non sono pochi purtroppo. Da analizzare il modo in cui i nostri avversari hanno bucato la nostra difesa.

    La Fiorentina ha trovato spazi e praterie in contropiede. Mentre l’Inter attaccava a spron battuto la Viola recuperava palla e con un lancio in verticale si procurava la superiorità numerica nella metà campo avversaria, superiorità che ha portato poi la squadra di Iachini a trovarsi ad un passo dalla vittoria. 

    Le disattenzioni sono costate due reti anche nel match contro il Benevento. Il solito contropiede ha favorito la seconda rete di Caprari mentre sul primo gol Handanovic e compagni hanno insistito troppo sul possesso palla all’interno della propria area di rigore. Situazioni evitabili, episodi che devono essere limitati se, nei match più importanti, si vuole vincere senza rischiare di “regalare” qualcosa di troppo agli avversari.

    Già contro la Lazio domenica sarà un bel banco di prova. La squadra di Inzaghi ha un potenziale offensivo che non ha nulla da invidiare all’Inter e l’anno scorso ha lottato per lo scudetto fino alla fine. 

    Quello che è sicuro è che Conte starà valutando ogni singola situazione di gioco. La sua vocazione all’attacco non lo farà certo desistere da trovare comunque quell’equilibrio tattico tra i reparti che fino ad ora non si è visto fino in fondo.

    Il pensiero degli interisti però sarà anche dedicato al mercato. Negli ultimi 3 giorni ci sono da risolvere ancora dei punti di domanda. Mancano un paio di uscite che aiuterebbero Conte a trovare la quadra anche durante la settimana lavorando sulle certezze e non su giocatori che non hanno la sua fiducia o che vorrebbero essere altrove. 

    Si sogna ancora, perché il nome di Marcos Alonso piace parecchio considerando il fatto che non si può puntare ancora al 100% su Perisic su quella fascia sinistra.

    Il croato è un attaccante esterno e per lui la fase difensiva è difficile da assimilare, anche questo potrebbe essere un problema per sistemare alcuni automatismi finalizzati alla ricerca di quell’equilibrio famoso ancora da trovare. Saranno 3 giorni intensi per l’Inter e per Conte tra campo e mercato.

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