Inter: fiducia a Conte, ma i numeri sono un incubo

222
Avanti con fiducia con Conte. E' questo il messaggio che trapela dal mondo Inter nelle ore successive alla sconfitta contro il Real Madrid che relega i nerazzurri all'ultimo posto nel girone di Champions League e complica la strada verso gli ottavi di finale. Un rendimento che non può soddisfare, così come il ritardo in campionato nei confronti del Milan già di 5 punti, che si uniscono ad altre cifre poco lusinghiere: sono 7 in meno i punti portati a casa rispetto alla passata stagione, solo 3 le vittorie complessive su 9 gare ufficiali e Handanovic ha già dovuto incassare ben 15 gol.
FIDUCIA TOTALE - Ci sarebbero tutti i motivi di questo mondo per parlare, se non di crisi, di qualcosa di molto simile in casa Inter, ma il "patto di ferro" sottoscritto tra la dirigenza nerazzurra e il suo allenatore nel famoso incontro di Villa Bellini regge per il momento. Dal presidente Zhang a Marotta esiste la totale convinzione che presto Conte e i suoi calciatori sapranno invertire la tendenza e accompagnare le ultime prestazioni all'insegna di un atteggiamento indubbiamente più offensivo che in passato ai risultati.
SERVE UNA SVOLTA - Il tecnico salentino continua ad elogiare lo spirito e la mentalità esibita dai suoi su ogni campo, anche al cospetto di big come il Real Madrid, ma si attende la crescita di diversi singoli (da De Vrij ad Hakimi, passando per i nuovi arrivati Kolarov e Vidal) e un brusco calo di quegli errori di concentrazione che sono costati punti ed autostima in questo primissimo scorcio di stagione.
FIDUCIA TOTALE - Ci sarebbero tutti i motivi di questo mondo per parlare, se non di crisi, di qualcosa di molto simile in casa Inter, ma il "patto di ferro" sottoscritto tra la dirigenza nerazzurra e il suo allenatore nel famoso incontro di Villa Bellini regge per il momento. Dal presidente Zhang a Marotta esiste la totale convinzione che presto Conte e i suoi calciatori sapranno invertire la tendenza e accompagnare le ultime prestazioni all'insegna di un atteggiamento indubbiamente più offensivo che in passato ai risultati.
SERVE UNA SVOLTA - Il tecnico salentino continua ad elogiare lo spirito e la mentalità esibita dai suoi su ogni campo, anche al cospetto di big come il Real Madrid, ma si attende la crescita di diversi singoli (da De Vrij ad Hakimi, passando per i nuovi arrivati Kolarov e Vidal) e un brusco calo di quegli errori di concentrazione che sono costati punti ed autostima in questo primissimo scorcio di stagione.
Controlla la tua casella email per confermare la tua iscrizione.
fabrizio dire che io son condizionato dai media è proprio sintomo di come tu non riesca a capire del raggiro che hai subito, della manipolazione nuda e cruda, quella più subdola. Facci caso a tutti gli articoli usciti. Mai nessuno che dicesse cose giuste, veritiere e verificate, ma tutte aleatorie, impressioni, giusto per aizzare i tifosi come voi. Ma non te ne faccio assolutamente una colpa, perché può capitare di cadere nei tranelli dei mass media.
Il problema sorge quando ci caschi da una vita. Ho specificato che i miglioramenti da me sottolineati prescindono dalla qualità. Per correre non serve qualità, eppure gli altri anni non siamo mai stati la prima squadra per corsa, MAI, quindi qualcosa vorrà pur significare. L'attitudine offensiva, la ricerca dee pressing continuo, prescinde dalla qualità. Il lottare su ogni pallone, non arrendersi mai, prescinde dalla qualità. Non riesco a spiegarmi come tu abbia cancellato ogni ricordo legato alle vergognose stagioni passate, in cui ogni due per tre fischiavate i calciatori in campo per il poco impegno, per non parlare dell'extra-calcio (e tali situazioni non mi pare si siano verificate con Conte). Io non ho affatto detto che un allenatore va tenuto a prescindere, ma che bisogna dargli tempo per poter ottenere risultati. Il fatto di aver vinto subito nella Juve e nel Chealsea, non presuppone l'obbligo di vittoria al primo anno in qualunque squadra egli decida di allenare in futuro, perché sono casi limite, eccezioni. Inoltre non avevano le coppe, aspetto che non è da sottovalutare. Perché parlo di Klopp? Perché ogni due per tre leggo riferimenti a lui come il miglior allenatore in circolazione. Quindi se il miglior allenatore ci ha messo 4 anni, potrà Conte ALMENO richiedere 3 anni per vincere? Dai, non scadiamo nella becera retorica da bar. Son 10 anni che cambiamo allenatore ogni due per tre senza ottenere nulla. Se vuoi continuare a non vincere nulla sei liberissimo di sfogarti contro chi meglio credi. Però cambia squadra per favore.
222