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  • Inter, i retroscena dell'affare Conte: la villa segreta di Marotta e CR7, l'ombra dell'avvocato e...

    Inter, i retroscena dell'affare Conte: la villa segreta di Marotta e CR7, l'ombra dell'avvocato e...

    • Pasquale Guarro
    Alla fine l'incontro c'è stato ed è avvenuto in quella che per molto tempo era stata una roccaforte di Beppe Marotta. In quella Villa di Somma Lombardo, in provincia di Varese, l'amministratore delegato dell'Inter ha concluso tantissimi affari: da Cristiano Ronaldo alla Juventus a Eriksen e Hakimi in nerazzurro. Tutti in gran segreto, nessuno aveva mai scovato il suo rifugio, adesso divenuto pubblico. 

    Oggi, nella stessa Villa, c'è stato l'incontro con Antonio Conte. Un confronto che è servito a Zhang per avvicinare le parti e appianare i dissidi. Il presidente nerazzurro ha fatto da giudice e paciere, ma è tutto da capire quanto questa riconciliazione sia vera o di facciata. Non è chiaro, insomma, se si tratta di una tregua armata o di una vera e propria pace. A lasciare questi dubbi sono stati propri i volti dei protagonisti, usciti con sguardi bassi e bocche cucite. Niente che facesse trasparire soddisfazione. 

    Lo stesso Conte è scappato a bordo di una Golf nera, quella del proprietario della villa, perché preventivamente l'allenatore aveva provveduto a nascondere la sua Volvo in un parcheggio in zona. Dove ha successivamente condotto il tecnico salentino, nel tentativo di sfuggire ai giornalisti uscendo da un portone secondario. Tentativo fallito. Rincorso dai cronisti, Conte non si è lasciato scappare neanche un mezzo sorriso, piede sull'acceleratore e via come razzo. 

    La nota dell'Inter è chiara, si proseguirà con Conte. Una scelta presa da Zhang, che ha chiesto e preteso ai suoi dirigenti maggiore unità di intenti. La presenza in loco dell'avvocato è servita a tutti per prendere coscienza di quello che sarebbe potuto accadere. Ma si sa, le antenne dovranno rimanere dritte nonostante tutto. Perché il mercato dell'Inter prenderà davvero il via solo dopo alcune cessioni e Conte non ha mai mostrato troppa pazienza a riguardo. 

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