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  • Inter, i voti di CM: Kondogbia padrone, super Carrizo

    Inter, i voti di CM: Kondogbia padrone, super Carrizo

    Milan-Inter 0-1

    Carrizo 7: con due grandi parate dimostra che la panchina non lo arrugginisce. Si conferma un buon vice-Handanovic (dal 78' Berni sv)

    Montoya 5: nonostante Honda non lo impegni tantissimo dimostra lacune in copertura. Anche in attacco non dimostra il brio dei tempi migliori (dal 62' Gyamfi 6: al posto di Montoya fa vedere che di sicuro non è peggio del canterano del Barcellona. Vai a capire se per l'Inter è un bene o un male).

    Ranocchia 7: sfodera una prestazione da Beckembauer. Il Milan lo osserva e lui lo sa bene, non è un caso se offre una prestazione degna di nota. Voglioso (dal 62' Popa 5,5: da centrale dovrebbe offrire più sicurezza e invece non è la prima volta che capita di vederlo in affanno. Non ancora pronto per vederlo giocare tra i più grandi).

    D'Ambrosio 6,5: dopo Chiasso vederlo centrale non è più una sorpresa, ciò che meraviglia è vederlo sicuro anche in un ruolo non suo. Vince tanti duelli con Luiz Adriano (dal 62' Della Giovanna 6: prova ad impostare come fa anche in Primavera, regge botta ma anche lui è ancora acerbo).

    Nagatomo 6: a sorpresa parte da terzino con Telles davanti, a metà del primo tempo Mancini lo sposta interno a centrocampo: si disimpegna bene in entrambi i ruoli, forse perderlo a zero non è una buona idea (dal 45' Dodò 6: servono minuti nelle gambe e lui non molla mai. L'infortunio al ginocchio è lontano, la prestazione è buona. Impegna anche Donnarumma).

    Biabiany 6,5: spesso parte in slalom in stile Tomba, impeccabile come impegno e prezioso elemento per i diversi cambi tattici di Mancini. Fosse un po' più preciso... (dal 62' Delgado 6,5: si sacrifica sulla fascia destra, più tornante che ala. Dà una bella mano ai suoi giovani compagni nel mantenere il risultato).

    Gnoukouri 6,5: a volte dovrebbe il fioretto e impugnare la spada, pecca ancora in cattiveria ma con quei piedi sa fin troppo bene come far girare la squadra. Maturerà (dal 62' Antonini 5,5: dovrebbe impostare a centrocampo, ma non ha ancora i ritmi nè i muscoli per farlo. Spesso impreciso).

    Kondogbia 7: il suo habitat è il cuore del centrocampo, Mancini glielo consegna e lui non tradisce le aspettative. Quando c'è da battagliare spunta sempre la sua gamba, impreziosisce la prestazione con un gol (dal 45' Tchaoule 6: a centrocampo non soffre i muscoli degli avversari, ritmo ed intensità non gli mancano).

    Telles 5,5: proposto come esterno di centrocampo, qualche metro più avanti del solito. Ciò nonostante non spinge con efficacia, finchè in campo non affonda mai (dal 45' Baldini 6: si vede poco in fase offensiva ma porta a casa la pagnotta rientrando spesso in fase difensiva).

    Palacio 6,5: a quasi 34 anni alla sua età ti sorprendi nel vederlo continuamente scattare e recuperare in ripiegamento, offre alla squadra ripetuti strappi che lo portano a creare voragini nelle difese avversarie (dal 62' Di Marco 6: gioca in un ruolo non suo, Mancini lo impiega da interno sinistro e lui lo ripaga con una prestazione intensa. Il suo mancino non è comune).

    Manaj 6,5: gli manca ancora la malizia, ma conferma la sua grande personalità. Non ha paura della battaglia e fa impazzire Mexes, non un giovanotto qualunque (dal 62' Rapaic 5,5: in attacco non morde mai, attaccante forte fisicamente ma da sgrezzare tecnicamente).

    All. Mancini 6,5: pareggia il conto dei derby vinti in questa stagione e fa anche di più. Batte il Milan impiegando per quasi metà partita la squadra Primavera.

    PG

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