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  • Icardi leader ripudiato: nessuna pace con il gruppo, la panchina lo aspetta

    Icardi leader ripudiato: nessuna pace con il gruppo, la panchina lo aspetta

    • Pasquale Guarro
    A far capire come stanno le cose nello spogliatoio dell’Inter ci ha pensato Luciano Spalletti con quell’insieme di cose dette e non dette. Frasi che arrivano dritte a bersaglio e dipongono l’attuale situazione di Mauro Icardi, reintegrato in gruppo per scelta societaria ed esigenza tecnica (l’assenza di Lautaro ha accelerato il processo), ma non ancora perdonato dalla totalità del gruppo, che invece si è stretto attorno al tecnico toscano: “Icardi? Non devo essere credibile con voi giornalisti ma con i miei calciatori”, aveva spiegato l’allenatore qualche giorno fa, a sottolineare come la scelta di escludere il numero 9 sia stata accettata e condivisa dallo spogliatoio, che dall’attaccante si attendeva qualche segnale di riavvicinamento.

    LEADER DISCONOSCIUTO - Gesto che invece non è arrivato: dopo aver discusso le sue ragioni con la società, Icardi ha ritenuto opportuno non aggiungere altro, quasi a voler rivendicare un diritto acquisito, assegnatogli da chi comanda. Mossa che né Spalletti né il gruppo hanno preso bene, perché se è vero che in corso Vittorio Emanuele è Marotta a dettare legge, è altrettanto vero che lo spogliatoio si erge su regole comportamentali ben precise, che un leader deve rispettare per essere riconosciuto come tale. Invece Icardi, all’interno di quello spogliatoio, non solo non è più il capitano, ma non è più neanche una guida.

    IL TITOLARE È LAUTARO - Assieme alla fascia Icardi ha perso anche un bel pezzo di autorità. Il gruppo si è compattato riconoscendosi in principi che eliminano il singolo ed esaltano l’insieme. Proprio per questo motivo il nuovo titolare in attacco è Lautaro Martinez, ai box per guai fisici, ma pronto a ripartire da dove aveva lasciato. Icardi si metterà nuovamente seduto a guardarlo, a meno che l’ex capitano non riesca a recuperare il terreno perduto, ma avendo precedentemente sprecato diverse occasioni è difficile pensare a un’inversione a U da parte del centravanti, che va avanti per la propria strada, seguendo una traiettoria parallela a quella dello spogliatoio.

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