Inter, il 'caso Icardi' torna a bussare. E Lautaro rischia di fare la stessa fine
Ogni sessione estiva a tenere banco c’era lui, Maurito. La clausola era fissata a 110 milioni, pochi per la maggior parte dei critici e addetti ai lavori molti, probabilmente, per tutte le squadre professionistiche di rango che mai si sono avvicinate a quel tipo di cifra per assicurarsi il suo cartellino.
La storia la conosciamo, nessuno ha mai pagato la clausola, lui ha sempre voluto rimanere all’Inter senza sognare Real, Barcellona, City o chissà che altro.
Per vedere Icardi in un’altra squadra abbiamo dovuto aspettare lo tsunami Wanda.
La signora Icardi ha provocato la rottura tra la società e il suo assistito/marito a furia di gossip di spogliatoio in diretta tv. Solo per questo motivo l’ex nove nerazzurro ha traslocato verso Parigi.
Qui siamo alle solite. Gli attaccanti dell’Inter chissà perché secondo i più sono sempre con le valige in mano. Ieri Icardi, oggi Lautaro.
Accantoniamo per una volta l’argomento Martinez e concentriamoci sul possibile ritorno dell’ex attaccante della Sampdoria. Ora Mauro deve decidere, il PSG deve decidere e il “caso “ torna a incombere sulle spalle dei tifosi. Icardi a Parigi sta bene e ha fatto tanti gol soprattutto in Champions.
Maurito è un attaccante di livello internazionale, timbra sempre il cartellino ed è ancora nel pieno della sua maturità calcistica. Mi chiedo perché, a quella cifra, il PSG dovrebbe farsi scappare l’occasione di fare suo un giocatore di tale livello.
So già che qualcuno mugugnerà e mi dirà cantilenante: “Ma se è così forte perché non lo riprende Conte?”. Il discorso dovrebbe essere ormai superato ma lo ripetiamo a scanso di equivoci e a favore delle teste più dure. L’Inter ha chiuso con Icardi. La decisione non è stata tecnica ma comportamentale, meglio, ambientale. Giusto o sbagliato non lo possiamo sapere ma così è, facciamocene una ragione.
Il diritto di riscatto di 70 milioni è conveniente per il PSG e per l’Inter. Quella cifra consentirebbe a Marotta di tornare prepotentemente sul mercato con un tesoretto che comprenderà anche i 20 milioni della cessione di Perisic e i 16 della probabile (ma non sicura) vendita di Joao Mario.
In parte questa cifra verrà girata per le rate dei riscatti di Barella e Sensi ma il resto sarà libero per il mercato in entrata.
Tonali e Castrovilli sono i desideri di Conte in attesa del possibile grande colpo di Zhang. Quello che è certo è che i soldi della cessione di Icardi serviranno per finanziare una buona fetta del mercato in entrata di Marotta.
Il caso Wanda-Maurito è li dietro alla porta che bussa in attesa di entrare di nuovo.