Inter, il costo di Kanté: i sogni di Conte passano attraverso una cessione top

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N'Golo Kanté è il grande sogno di Antonio Conte, un sogno costosissimo visto che si parla di 60 milioni per il cartellino e di 8 milioni di ingaggio per il centrocampista del Chelsea e della nazionale francese. Al Chelsea dal 2016-17 dopo il trionfo con il Leicester nel 2015-16, il pupillo di Conte quest'anno potrebbe lasciare davvero i Blues, che stanno ringiovanendo la rosa a suon di super acquisti (Havertz, Werner, Chilwell, Ziyech e Sarr, oltre all'esperto Thiago Silva). Per il classe 1991 Kanté, dopo quattro stagioni a Stamford Bridge, il club di Roman Abramovich è pronto ad ascoltare offerte, ma senza scendere al di sotto di una soglia importante (i suddetti 60 milioni).PRIMA LA CESSIONE DI UN TOP - Per provare a regalare al suo allenatore quello che il ds Piero Ausilio ha inserito fra gli "obiettivi impossibili", e che tale al momento resta, l'Inter non ha altra strada che quella di passare attraverso almeno una cessione importante nel reparto di centrocampo. Il primo nome della lista è ovviamente quello di Christian Eriksen, giocatore che Conte non ama e che non trova modo di inserire nei suoi schemi, se non facendolo partire dalla panchina. Segue, a ruota, quel Marcelo Brozovic che l'Inter conferma a parole ma per il quale sarebbe disposta a mettersi al tavolo delle trattative, nel caso in cui arrivasse un'offerta interessante. Questo perché, con le eccezioni di Lukaku e de Vrij, non c'è giocatore della rosa nerazzurra che sia ritenuto incedibile, a fronte dell'offerta giusta.
L'Inter aspetta, dunque. E Conte anche, sognando che Beppe Marotta, dopo Vidal (in dirittura d'arrivo a inizio settimana), gli regali anche Kanté. Per un centrocampo da sogno.
Buongiorno, per capirci e forse conoscerci meglio, ti confermo che la mia squadra del cuore è il Cagliari e lo è da sempre, Non sono nè anti interista che quest'anno mi è piaciuta molto ed ho tifato nelle coppe, , nè anti juventino che mi è piaciuta molto meno ed ho tifato nelle coppe e nè anti alcuna squadra e quest'anno ho seguito e mi è piaciuta molto l'Atalanta. Mi piace il calcio da decenni e lo seguo con interesse, ma è soltanto uno dei miei interessi e non è il primo. Non rispondo su alcuna delle tue affermazioni, perchè non mi interessa fare polemiche non costruttive e c'è tutto ben scritto, se si riesce ad essere neutrali tutto si trova. Il mio primo commento sul fatto che quando arrivano dei protagonisti del calcio, all'Inter diventano bravi e onesti, ti assicuro,era uno sfottò ironico e non c'era alcuna malizia. Ho continuato, perchè la tua risposta mi ha un po' disorientato. Trovo che scrivere la mia squadra è il bene e l'altra o le altre sono il male è un affermazione che anche se diffusa è davvero un po' come dire sconvolgente? Forse sono stato un po' eccessivo a darti del fazioso, ossessivo ma non era nelle mie intenzioni offenderti, volevo solo stimolarti a farti vedere un punto di vista diverso, sia dal tuo che da quello degli altri "tifosi" poco obiettivi. Ma non fa nulla mi tengo la laurea al CEPU, anche se quando l' ho presa se ricordo bene forse il CEPU ancora non c'era. Mi tengo le mie convinzioni e vivo il calcio con quella che secondo me è la giusta ironia e senza attaccamenti maniacali che mi farebbero credere che il Cagliari è la squadra del bene e tutto il resto è male. La cosa divertente è che per la mia squadra potrei davvero dirlo, ha vinto uno scudetto capolavoro contro le squadre e tutti i poteri forti del calcio dell'epoca.
Saluti e se posso permettermi vivi lo sport con più leggerezza ed ironia vivrai meglio anche la tua vita.
Saluti e un in bocca al lupo sincero per la tua squadra
del cuore,
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