Calciomercato.com

  • Inter, Icardi: 70 metri da vero capitano

    Inter, Icardi: 70 metri da vero capitano

    • Pasquale Guarro
    Evoluzione e involuzione che camminano a braccetto, uno dei tanti paradossi che sa regalarci il calcio. Lo sa bene Mauro Icardi, che dalla trasferta di Crotone alla gara contro il Genoa (rigore di Bologna a parte) ha prodotto un solo tiro in porta. Inservibili briciole per un bomber di razza, che mai come ieri ha davvero provato ad essere diverso. Ad essere qualcosa in più. I dati raccolti sono la traduzione delle difficoltà che Icardi sta trovando sotto porta, ma la freddezza dei numeri non deve congelare alcune considerazioni più profonde. A Crotone e Bologna Icardi è stato pessimo. Contro il Genoa no. 

    LE DUE SPONDE - L’ex Sampdoria in passato ha fatto si che l’unico parametro di valutazione delle sue prestazioni fosse il gol. L’Icardi che non segna è un Icardi da 5 in pagella. Perché il pensiero dell’argentino è sempre stato finalizzato alla rete. Le altre cose a corredo della partita le ha spesso e volentieri considerate inutili. Spalletti invece si trova sulla sponda opposta del fiume, dove il concetto di match è totale: “La partita è come uno scatolone vuoto da riempire con contrasti vinti, scatti, passaggi completati e altro ancora. Se vogliamo vincere le partite non possiamo andare sotto alcuni standard, lo scatolone deve essere sempre pieno». 

    UN GESTO AUTENTICO - Ieri per la prima volta, nonostante non abbia calciato in porta, Icardi ha provato a ridurre le distanze tra sé e il tecnico toscano. Mai le due sponde del fiume sono state così vicine. Perché in quei 70 metri di scatto e nella chiusura da stopper nella propria area di rigore è conservato il più autentico gesto da capitano che l’argentino abbia prodotto da quando veste la fascia. Non è poco. Se non per la concretezza in zona gol, Icardi si è avvicinato a Spalletti per la qualità dei pensieri tradotti poi nelle sue giocate. Ieri l’argentino ha toccato 24 palloni, in campionato quest’anno non era mai riuscito a fare meglio. È tornato più indietro a giocare palla, ha permesso l’inserimento ai centrocampisti. Ha fatto qualcosa di diverso.

    UN GOL IN MENO E UN RECUPERO IN PIU' - «Quel recupero in area sarà il primo video che farò vedere alla squadra. Perché quando ti rendi conto di avere benzina è giusto spenderla anche per i compagni. Poi capisco che a voi Icardi piaccia di più quando la mette dentro ma per me quel salvataggio vale due gol. La cosa più difficile è creare una mentalità: io sono quì e non te la do vinta. Senza questa mentalità Icardi potrebbe fare qualche gol in più, ma oggi questa partita la perdi», ha spiegato Spalletti. Parole sincere, non di circostanza. Perché il tecnico toscano vede finalmente quello scatolone riempirsi. Ne vada orgoglioso anche Icardi e pubblichi sui social la foto di quella scivolata salva risultato. Così come fa con le immagini delle esultanze dopo un gol. 

    Altre Notizie