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  • Inter-Juve, volano gli stracci tra Marotta e Paratici: ecco perché il nerazzurro si sente tradito

    Inter-Juve, volano gli stracci tra Marotta e Paratici: ecco perché il nerazzurro si sente tradito

    C'eravamo tanti amati... Poi la separazione e lo sbarco del collega-amico sul pianeta Inter. I rapporti tra Marotta e Paratici non sono più quelli di un tempo, questo è quanto scrive l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che spiega come tra i due sia calato il gelo. 

    Quattordici anni e poi gli stracci. Ma quelli veri, che fino a qualche tempo fa s’intravedevano appena, e che invece ora sono chiari anche a chi fa finta di niente. É luglio, tempo di mercato. Se c’è un periodo dell’anno dove Juventus-Inter può diventare un duello rusticano tra Fabio Paratici e Beppe Marotta, forse è proprio questo. É la loro partita, i due si incroceranno virtualmente e non fisicamente, se è vero che il direttore sportivo bianconero è tornato in Italia dopo la tappa di Singapore”.

    Sempre secondo la Gazzetta dello Sport, il caso Icardi avrebbe contribuito a irrigidire i rapporti già tesi tra i due, con Marotta convinto del fatto che i dialoghi tra Wanda e Paratici vadano avanti già da molto tempo. Questo è quanto riporta la “Rosea”. 

    STORIE DI MERCATO - “Tra i due è rimasta solo antipatia (tanta) e rivalità (tantissima). Che si traduce sul mercato, il campo di battaglia comune, dove gli interessi quasi mai coincidono, per forza di cose. Il caso Icardi è uno dei territori pericolosi, tra i due. Anzi, il territorio pericoloso, a sentire Marotta, convinto d’esser stato colpito alle spalle dall’ex amico/compagno di viaggio. Convinto che Paratici parli con Wanda fin da gennaio, con tanto di tracce telematiche lasciate qua e là. Marotta s’è sentito travolto, nel momento di maggiore difficoltà, quando il caso Icardi gli è esploso tra le mani. Quadro che, visto con gli occhi di Paratici, invece assume i contorni di un depistaggio: non è stata certo la Juve, pensano a Torino, a provocare i guai nerazzurri con Maurito. E certo che Icardi è un giocatore molto apprezzato. Ma la comparsa della Juve sulla scena, semmai, sarebbe stata una conseguenza dello strappo tra Icardi e l’Inter e non la causa dello stesso. Sembra la storia dell’uovo e della gallina. Di certo c’è che nel gioco del mercato ci si rinforza anche mantenendo immobile l’avversario, a volte è proprio un metodo di lavoro. Come pure le intromissioni sugli obiettivi, vere o presunte: vale da una parte, vale pure per l’altra, da Lukaku per finire a Leao”.

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