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  • Inter, l'ex Pereira: 'Periodo scomodo e confuso, un dirigente mancò di rispetto al club'

    Inter, l'ex Pereira: 'Periodo scomodo e confuso, un dirigente mancò di rispetto al club'

    Alvaro Pereira, esterno ex Inter, parla a FcInterNews.it, ricordando la sua esperienza in nerazzurro: "Per i nerazzurri l’arrivo a Milano, in una delle squadre più importanti del mondo, dopo tre anni magnifici al Porto, squadra con la quale praticamente eravamo riusciti a vincere tutto. Quello relativo agli spagnoli, seppur in una tappa corta della mia carriera, è rappresentato dallo stesso club: una società umile, molto ben strutturata, che non aveva nulla di meno rispetto ai top club". 

    IL RICORDO BRUTTO - "All’Inter il periodo di adattamento e la non qualificazione alle coppe del primo anno. Molti giocatori che avevano vinto il Triplete volevano andare via, Massimo Moratti stava per vendere il club. Era un momento di transizione, complicato, confuso. Fu un periodo scomodo, il meno bello. Al Getafe, invece, purtroppo la retrocessione in Segunda. Giocai poco perché dovevo scontare una squalificata precedente rimediata in Argentina. Fu un peccato perché perdemmo contro il Betis e non mantenemmo la categoria". 

    L'ANEDDOTO - "Il dirigente che disse dopo un ko "non fa nulla, doveva succedere"? Sì, le racconto l’aneddoto. Girone d’andata, siamo dietro un solo punto dalla Juventus. Venivamo da una serie incredibile di risultati utili consecutivi. E perdemmo contro l’Atalanta. Allora la Dea non era una squadra da Champions come ora, viaggiava a metà classifica. Entrammo io e Alvarez, ma il match terminò 3-2 per i nostri rivali. A fine gara, nello spogliatoio, un dirigente mi tocca la spalla e mi dice: ‘Non importa, prima e dopo avremmo dovuto perdere”. Io ero già arrabbiato per la sconfitta e sentendo quelle parole mi irritati ancora di più. Venivo dalla cultura del Porto, dove se vinci è Disney, se perdi è la guerra, trionfare è un obbligo, perdere è catastrofe. E lo stesso discorso per me doveva valere in nerazzurro. Pensai: ‘Un poco di rispetto. Siamo l’Inter! Non posso tollerare frasi di questo tipo. Questa sconfitta potrebbe essere determinante per la nostra classifica’. Di fatto puoi accettare i k.o. contro le tue rivali dirette, ma con squadre di metà classifica si tratta solo di punti persi".

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