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  • Inter, l'ultimo giorno: da Eriksen 'venduto' da Marotta fino al caso Pinamonti, prigioniero dell'ingaggio

    Inter, l'ultimo giorno: da Eriksen 'venduto' da Marotta fino al caso Pinamonti, prigioniero dell'ingaggio

    • Gianluca Minchiotti
    Il 1° febbraio doveva essere il giorno di Christian Eriksen, nel senso che a inizio mercato una delle operazioni più probabili sembrava essere la cessione del danese da parte dell'Inter. Era stata proprio la società nerazzurra, attraverso le parole dell'ad Beppe Marotta, a 'ufficializzare' questa volontà, parlando in questi termini il 23 dicembre: "E' un calciatore non funzionale, che ha avuto problemi nell’inserimento. È giusto dargli la possibilità di trovare spazio altrove". 

    DA SICURO PARTENTE A UOMO DERBY - Da quel momento molte cose sono cambiate, per l'Inter e per Eriksen: a livello societario, è emersa la necessità da parte di Suning di vendere la società (o parte di essa), ed è in corso una trattativa con il fondo BC Partners, mentre per quanto riguarda il classe 1992 danese, legato all'Inter da un contratto fino al 2024 a 7,5 milioni più bonus, non sono arrivate offerte in grado di soddisfare economicamente il club e il giocatore, che anzi nel frattempo si è ritrovato tecnicamente, con il gol vittoria nel derby di Coppa Italia e una buona partita da titolare con il Benevento. 

    ERIKSEN COME... PINAMONTI - A poche ore dalla fine del mercato, quindi, e salvo imprevedibili e decisamente improbabili sorprese dell'ultimo istante, l'ex 'sicuro partente' Eriksen si è trasformato in una risorsa in più per l'Inter, che in queste ultime ore ha altri problemi da sistemare. A partire dalla situazione legata al quarto attaccante, bloccata dal caso relativo ad Andrea Pinamonti, che dopo alcuni approcci che non sono andati a buon fine (Crotone, Benevento) sembra non avere più mercato, anche a causa di un ingaggio da 2 milioni di euro a stagione che raffredda gli entusiasmi delle squadre di media a bassa classifica. Il classe 1999, così come Eriksen, rischia pertanto di restare in nerazzurro senza quasi mai giocare, bloccando di conseguenza l'arrivo di una nuova quarta punta più gradita a Conte (Eder, Pellé), a meno che a Marotta non riesca un gioco di prestigio in queste ultime ore di mercato.  

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