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  • Inter, la masterclass di Marotta: in 48 ore allontanati gli spettri di un'estate 'alla De Boer'

    Inter, la masterclass di Marotta: in 48 ore allontanati gli spettri di un'estate 'alla De Boer'

    • Emanuele Tramacere
    I dubbi di Conte, l'incontro prima fissato e poi slittato, la richiesta ai calciatori di tagliare due mensilità, poi il prestito di Oaktree che dà respiro e in mezzo la grande festa scudetto. In casa Inter le ultime settimane sono state sicuramente un saliscendi di emozioni, ma con un orizzonte che, prima dell'intervento dell'ad Beppe Marotta si prospettava non solo nebuloso, ma praticamente in tempesta. Sì perché quanto fatto dall'amministratore delegato dell'area sport nerazzurra è stata un'autentica lezione di come un dirigente dovrebbe operare in questo clima di incertezza.

    EVITATO UN DE BOER-BIS - L'Inter si sa, ama farsi del male da sola. È questione di dna e spesso e volentieri la storia nerazzurra si è ripetuta. La situazione legata a Conte ricordava però tragicamente un'estate di qualche anno fa quando sulla panchina nerazzurra sedeva Roberto Mancini già alla sua seconda esperienza in nerazzurro. L'Inter era da poco passata a Suning e l'attuale ct dell'Italia iniziò il ritiro estivo con tanti dubbi sul suo futuro al punto di arrivare ad agosto inoltrato a rassegnare le dimissioni. In quei giorni si rincorsero tanti nomi e alla fine, quando tutte le squadre erano già assestate, l'Inter affidò la panchina a Frank De Boer salvo poi ritrovarsi costretta ad esonerarlo soltanto 4 mesi dopo. Ecco, quanto messo in atto da Marotta in questi giorni ha evitato e scongiurato tutto questo. 

    TUTTO IN 48 ORE - Marotta infatti non ha perso tempo e data la situazione bollente delle panchine non solo d'Italia, ma di tutta Europa, ha capito che per non farsi trovare impreparato per eventuali sostituti era necessario accelerare la decisione finale di Conte. Le posizioni inconciliabili hanno spinto l'ad nerazzurri a chiudere il canale con l'allenatore, anche mettendo sul tavolo una buonuscita importante, ma solo nel caso di un Conte che rimanga effettivamente senza squadra (prima grande mossa). Con la certezza della necessità di un nuovo allenatore, Marotta ha rilanciato immediatamente per Massimiliano Allegri, costringendo anche la Juventus ad alzare il forcing e le cifre per non perderlo. Incassato il no del livornese, Marotta ha virato in tempi rapidissimi su Simone Inzaghi insinuandosi fra le pieghe di un contratto mai firmato.

    VA BLINDATO - Offerta raddoppiata, sì, ma pienamente nel budget e così in sole 48 ore l'Inter si è assicurata in un colpo solo un allenatore che ha saputo lavorare tanto e bene anche con organici inferiori a quello attuale nerazzurro, che gioca con un modulo che ben si sposa a quello lasciato in eredità da Conte e che potrà lavorare fin dall'inizio del ritiro estivo per ripartire subito con le marce altissime. Una lezione di come un dirigente dovrebbe sempre comportarsi. Se c'è una cosa che Steven Zhang dovrebbe fare non oggi, non domani, ma ieri, è rinnovare il contratto in scadenza a fine stagione del dirigente varesino. Chapeau.

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