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  • Inter, Lautaro Martinez non è Gabigol

    Inter, Lautaro Martinez non è Gabigol

    • Pasquale Guarro
    Erano già molti quelli pronti a mettergli addosso l’etichetta del nuovo Gabigol. Le partita contro Lazio (in Coppa Italia), Torino e Roma lo hanno visto protagonista in negativo, con un rigore sbagliato e comode occasioni da gol buttate al vento, ma quando si parla di Lautaro Martinez si parla di un centravanti dal sicuro avvenire. Uno che giocherà gran parte della sua carriera in Europa e farà costantemente parte della nazionale argentina, un centravanti che l’Inter ha dovuto strappare all’Atletico Madrid, che sembrava aver ormai chiuso ogni discorso con il Racing.

    A SOSTEGNO DI ICARDI - Spalletti non ha avuto alcuna esitazione e contro il Parma lo ha rispedito in campo quando l’Inter sembrava ad un passo dall’impantanarsi. Al Tardini, Lautaro Martinez, ha ritrovato se stesso e tolto i nerazzurri dai guai, viste le vittorie di Lazio e Roma. Pochissimi palloni toccati e uno spinto in fondo al sacco, con estrema concretezza, quella che da sette partite a questa parte sta mancando a Mauro Icardi, che in area di rigore sembra aver smarrito quel veleno che lo ha sempre reso uno dei centravanti più pericolosi del campionato italiano.

    UNA CERTEZZA - Quarto gol in campionato, dopo quelli contro Cagliari, Frosinone e Napoli. L’ultimo sigillo è uno sfogo, un urlo cattivo rivolto a chi avrebbe già voluto etichettarlo nonostante l’argentino abbia sempre mostrato colpi da calciatore vero. Spalletti gli concede poco spazio, la presenza di Icardi è ingombrante e rischia di fagocitare chiunque, soprattutto un ragazzo al primo anno di Serie A. Lautaro, invece, non solo rimane a galla, ma risolve anche più di un problema in un momento delicato per l’intera squadra, ulteriore segno di personalità. Per la sua totale maturazione è solo questione di tempo, ma una cosa è sicura: Lautaro Martinez rappresenterà per l’Inter un grande affare.

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