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  • Inter-Lazio, le pagelle di CM: Immobile immenso, Nainggolan una zavorra

    Inter-Lazio, le pagelle di CM: Immobile immenso, Nainggolan una zavorra

    • Pasquale Guarro
    Inter-Lazio 3-4 dcr (1-1 dts)

    Handanovic 7:
    Bravo a disinnescare il tentativo di Immobile a due passi da lui. In volo plastico devia una conclusione di Leiva. Su Caicedo è miracoloso nel tenere a galla l’Inter e dopo 2’, al 90’ si ripete anche su Immobile scatenando l’ira di Inzaghi. Ingannato dalla deviazione di D’Ambrosio, non può che raccogliere dal sacco il tiro di Immobile.

    D’Ambrosio 5,5: Quando Correa si allarga dalle sue parti gli crea qualche problemino. Cerca qualche grintosa sortita offensiva, spesso esagerando. La sua sfortunata deviazione spedisce alle spalle di Handanovic il pallone calciato da Immobile. Guadagna il calcio di rigore che allunga la vita ai nerazzurri

    Miranda 5,5: Insieme a Cedric Soares, osserva compiaciuto il prolungato scambio tra Caicedo e Immobile, che poi trova il gol.

    Skriniar 6: Sempre puntualissimo in chiusura. In occasione del gol lascia la zona di competenza per provare l’anticipo, ma non ha nessuna colpa.

    Asamoah 5: Mai in partita. L’Inter voleva da lui personalità e abitudine a vincere: sembra averle smarrite entrambe.

    Gagliardini 4,5: Tocchi semplici, non forza mai la giocata. Non da ritmo né qualità e Spalletti lo richiama in panchina.

    (Dal 1’ s.t. Vecino 5: Prova a togliere le castagne dal fuoco a Spalletti ma il suo colpo di testa sorvola di poco la traversa. Prosegue a fuoco baso.

    Brozovic 5,5: A centrocampo sembra l’unico appiglio per conservare un pizzico di speranza, ma combina poco anche lui.

    Joao Mario 5: Impalpabile sia nel primo che nel secondo tempo. Palleggia in modo sterile e quando potrebbe calciare verso la porta non lo fa.

    (Dal 71’ s.t. Lautaro Martinez 4: A porta quasi sguarnita, scivola e fallisce il tap-in su respinta di Strakosha. Contro il Torino gli era capitata la stessa cosa. Pesante anche l’errore dal dischetto.

    Politano 5: Nell’Inter che ha paura di forzare la giocata, prova ad emergere con qualche spunto. Ma non è sostenuto ed è troppo leggero. Sui suoi piedi la palla gol per chiudere il match al 90’, ma spara su Strakosha.

    (Dal 1’ s.t.s. Cedric Soares 6: Freddo nel realizzare il calcio di rigore alla prima apparizione in nerazzurro)

    Icardi 5: La sua prima conclusione verso la porta avversaria arriva al 3’ supplementare. Si prende la responsabilità di calciare il rigore decisivo all’ultimo minuto di recupero del secondo tempo supplementare e porta l’Inter ai rigori. Di cucchiaio punisce Strakosha dimostrando enorme freddezza, ma nei 120' è praticamente nullo.

    Candreva 5: Sbaglia molti palloni e fallisce una clamorosa occasione da gol quando a due passi da Strakosha spedisce il pallone in curva.

    (Dal 1’ s.t.s. Nainggolan 4: Entra con pochissimo tempo a sua disposizione, ma al momento della verità sbaglia l’ultimo rigore nerazzurro e concede a Leiva la palla del match. Doveva essere l'uomo in più, sta diventando una zavorra.

    Spalletti 4,5: L’Inter è arrendevole fin dal primo minuto, immobilizzata dal terrore di sbagliare, nessun nerazzurro forza mai la giocata. Il periodo più nero da quando è all’Inter e l’ombra di Conte diventa sempre più ingombrante.

    LAZIO

    Strakosha 7,5: Respinge male un tiraccio di Joao Mario e quasi spalanca a Candreva la via del gol. Disinnesca miracolosamente un tentativo di Politano. Respinge Lautaro e Nainggolan dagli undici metri.

    Wallace 6: Mai in sofferenza contro gli attacchi di Candreva prima e Politano poi. In ritardo su una ripartenza nerazzurra, si aggrappa a Miranda e lo tira giù guadagnandosi un giallo.  Esce per infortunio.

    (Dal 25’ s.t. Bastos 6: Sostituisce l'infortunato Wallace con altrettanto ordine e concretezza).

    Acerbi 6,5: Normale amministrazione contro un Mauro Icardi mai innescato dai suoi e un Lautaro Martinez che si spegne subito dopo il clamoroso errore davanti a Strakosha.

    Radu 6: La scarsa vena di Politano e Candreva (che si alternano) lo aiuta a non andare mai in affanno. Espulso per proteste dopo il rigore concesso da Abisso.

    Marusic 7: Qualche buono spunto sulla propria corsia di appartenenza. Copre tutta la fascia senza subire gli attacchi avversari.

    Milinkovic 5,5: Buio totale quando a tempo scaduto atterra D’Ambrosio che si stava defilando. Si accende e si spegne con troppa intermittenza.

    Leiva 7: Sapiente e regolare regia. Distribuisce decine e decine di palloni e segna il rigore decisivo che porta la Lazio in semifinale.

    Luis Alberto 6: Dopo una lunga fase di studio, capita sui suoi piedi la migliore occasione per sbloccare il match ma il suo piattone finisce colpevolmente centrale tra le braccia di Handanovic. Prestazione nel complesso sufficiente.

    (Dal 10’ p.t.s. Parolo 6: Rileva un nervoso Luis Alberto e distribuisce ordine e calma. Piazza la zampata su impeccabile rigore).

    Lulic 6,5: Nel primo tempo riparte con grande corsa ed energia, cala leggermente nel secondo tempo e quando inizia a garantire meno spinta, Inzaghi lo richiama in panchina.

    (Dal 34’ s.t. Durmisi 6: Sbaglia il rigore, ma nei 45' trascorsi in campo non demerita.

    Correa 6,5: Sufficiente qualità per toccare il pallone con la giusta confidenza. Cala vistosamente nella ripresa.

    (Dal 43’ s.t. Caicedo 6: Servito da Immobile si ritrova a tu per tu con Handanovic e si lascia ipnotizzare dal portiere sloveno. Al 4’ supplementare spreca un’altra occasione dall’altezza del dischetto del rigore sparando su Handanovic. Poi scambia con Immobile per l'1-0 laziale).

    Immobile 7,5: Fulmineo quando in area di rigore si gira in un attimo per calciare al volo verso la porta di Handanovic, che gli nega il gol. Trova il gran corridoio per Caicedo che però spreca tutto. Al 90’ prova il gran gol dalla distanza, ma Handanovic è superlativo. Dopo un prolungato scambio con Caicedo, punisce Handanovic anche grazie a una sfortunata deviazione di D’Ambrosio.

    Inzaghi 6,5: La Lazio passa il turno di Coppa Italia con grande merito, dimostrando maggiore qualità rispetto ai nerazzurri.

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