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  • Inter, riserve non all'altezza: Suning corra ai ripari sul mercato di gennaio

    Inter, riserve non all'altezza: Suning corra ai ripari sul mercato di gennaio

    • Pasquale Guarro
    Spalletti dà fiducia alla panchina ma i suoi uomini non lo ripagano adeguatamente. Il tecnico toscano assembla un’Inter totalmente diversa rispetto a quella che si vede abitualmente in campionato, con Nagatomo, Ranocchia Dalbert, Cancelo, Karamoh, Eder e Pinamonti rispolverati. 7/11 mai visti prima tutti insieme dall’inizio, all’annuncio delle formazioni sembrava un azzardo, ma ancora di più dopo l’ultimo rigore calciato da Nagatomo, che ha salvato i nerazzurri da una figuraccia che avrebbe fatto storia. 

    PROBLEMA MASCHERATO MA RIEMERSO - Nonostante il monito di Spalletti in conferenza stampa “La storia del calcio è colma di eliminazioni a sorpresa”, l’Inter ha sottovalutato la gara contro il Pordenone. Ma ciò che preoccupa ancora di più è che i nerazzurri abbiano dimostrato come le riserve non siano all’altezza dei titolari. Un dubbio che campeggia dalla fine dello scorso mercato estivo, ma l’assenza dalle Coppe e il buono stato di salute dei titolari hanno mascherato un problema che stasera è riemerso facendo molto rumore. 

    MANCANO LE ALTERNATIVE - Se a gennaio la proprietà cinese non interverrà sul mercato, Spalletti dovrà incrociare le dita e sperare di non doversi mai privare di nessuno dei suoi titolari. Alle spalle di Icardi non c’è una punta che sappia fare reparto, Eder non può essere l’alternativa all’argentino e non può esserlo neanche il giovanissimo Pinamonti, ancora troppo acerbo. Ma non è tutto, senza le geometrie di Borja Valero in mezzo al campo, la squadra sembra andare in apnea e manca ancora quel trequartista con i gol nei piedi. Nonostante tutto Spalletti, a qualificazione raggiunta, assolve chi finora ha trovato meno spazio: “I calciatori che hanno giocato di meno si sono trovati in difficoltà per merito del Pordenone. Abbiamo fatto confusione perché volevamo risolvere la situazione da soli proprio perché ci sentivamo sfidati, invece di fare le cose insieme, per ruolo. E in questo modo le partite finiscono per incasinarsi”. Un  punto di vista condivisibile quello del tecnico toscano, che però contro l’Udinese tornerà a mettere ogni pedina al proprio posto. Anche questi sono segnali che la proprietà deve cogliere in vista del prossimo mercato.

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