Calciomercato.com

  • Inter-Lecce, stop alla trasferta per gli ospiti: il club salentino protesta. E il caso finisce in Parlamento

    Inter-Lecce, stop alla trasferta per gli ospiti: il club salentino protesta. E il caso finisce in Parlamento

    Inter-Lecce, match programmato per il prossimo 5 marzo alle ore 18, si disputerà senza la presenza dei tifosi ospiti. La decisione presa del Prefetto di Milano, su indicazione Comitato Analisi Sicurezza Manifestazioni Sportive, ossia quella di non vendere i biglietti per i residenti a Lecce e provincia, ha fatto arrabbiare il club salentino. Che ha voluto manifestare il proprio dissenso tramite un comunicato.

    "L'U.S. Lecce esprime il proprio rammarico per il provvedimento assunto dal Prefetto di Milano, che ha determinato il divieto di vendita dei tagliandi per la gara Inter - Lecce ai residenti di Lecce e provincia. La società giallorossa - si legge in una nota diffusa dal club -, al fine di tutelare i propri tifosi, compresi coloro i quali hanno da tempo provveduto ad organizzare la "trasferta" sopportandone i relativi costi (i 4.200 posti del settore ospiti risultano tutti venduti da svariati giorni), si è attivata nei limiti consentiti dalla normativa vigente, interpellando Istituzioni e Autorità competenti. Tanto al fine di poter individuare delle misure idonee che possano contemperare le finalità di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e, al tempo stesso, il legittimo affidamento di chi da svariate settimane è stato messo nella possibilità di acquistare i titoli di accesso e pianificare la trasferta". 

    Il caso è finito pure in Parlamento grazie a tre parlamentari leccesi, ossia Roberto Marti (Lega), Saverio Congedo (FdI), Andrea Caroppo (FI). Pure questi ultimi hanno diffuso un comunicato: "Pur senza voler minimizzare gli eventi occorsi durante la gara del 19 febbraio che hanno comportato l’adozione di misure restrittive a carico di un sostenitore dell’Atalanta, desideriamo sottolineare che la tifoseria leccese non è stata coinvolta in azioni violente durante il campionato ed è già stata penalizzata dell'esclusione durante la partita con la Cremonese quando le autorità ipotizzarono che ultrà leccesi e baresi potessero incontrarsi lungo la dorsale adriatica - si legge -. Così si crea una palese disparità di trattamento tra squadre ma soprattutto si perde gran parte del valore sociale dello sport, infatti gran parte degli acquirenti dei tagliandi per la partita a Milano sono nuclei familiari. Ci auguriamo che il Prefetto di Milano possa rivedere la sua decisione e adottare misure meno invasive e ugualmente efficaci per tutelare la dimensione partecipativa dello sport". 

    Altre Notizie