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  • Inter: Miranda chiave per la Champions, ma il suo futuro è segnato

    Inter: Miranda chiave per la Champions, ma il suo futuro è segnato

    • Andrea Sereni
    Ancora poche settimane, poi Joao Miranda chiuderà la sua esperienza all’Inter. L’addio non è più in discussione, resta solo da capire quale sarà la prossima avventura del centrale brasiliano che, però, in queste ultime tre giornate di campionato tornerà forzatamente ad essere fondamentale per i destini continentali dei nerazzurri. L’infortunio occorso a de Vrij gli restituisce un ruolo chiave nella retroguardia interista in queste ultime, decisive, giornate di campionato.

    CHIAVE - Da leader a riserva, il passo può essere breve. Così è stato per il capitano delle selezione brasiliana, relegato in panchina con l’arrivo la scorsa estate di de Vrij. Solo dodici le presenze in campionato, continuità pressoché nulla, ma un rendimento comunque alto, mai una sbavatura, una parola fuori posto. Sempre professionale, nonostante il futuro fosse già segnato. Ora, con de Vrij fuori per una distrazione all’adduttore della gamba destra, Miranda dovrà di nuovo guidare, con la sua leadership, la sua personalità, la retroguardia nerazzurra in coppia con Skriniar. Tre partite al traguardo, Chievo, Napoli in trasferta e Empoli. La difesa è un fiore all’occhiello per l’Inter, una sicurezza in questa stagione. Lo dovrà essere anche nello sprint finale alla Champions.

    FUTURO SEGNATO - Di nuovo in campo, ma il futuro è scritto: Miranda lascerà l’Inter. Lui vuole andar via, la società si è convinta a cederlo. Già a gennaio voleva cambiare aria, ma Ausilio lo ha bloccato per mancanza di offerte adeguate e, soprattutto, per non perdere in corsa la prima alternativa ai titolari. A giugno, con l’arrivo di Godin, il rinnovo di Ranocchia e il rientro alla base di Bastoni, i tempi per l’addio saranno maturi. La società lascerà ampia discrezionalità al difensore, potrà scegliere con chi firmare l’ultimo contratto della carriera. L’Inter per il cartellino chiede tra i 3 e i 5 milioni di euro, che si sommeranno ai 3,5 milioni annui (7 lordi) di ingaggio risparmiati.

    LA SCELTA - Il centrale ha diversi estimatori: in Europa il Monaco ha già fatto diversi sondaggi con il suo entourage, piace poi anche a Galatasaray e Porto. Negli ultimi giorni, come riportato da FcInternews, ha però accelerato il San Paolo, il club in cui il classe ’84 ha militato dal 2006 al 2011, con il quale Marotta potrebbe intavolare una trattativa in stile Tevez-Boca: liberare a zero il giocatore ottenendo in cambio un’opzione per uno o più giovani talenti paulisti. Tornare in Brasile o dimostrare il suo valore in Europa, deciderà Miranda, che però da lunedì tornerà in campo, chiave per la qualificazione Champions.

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