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  • Inter modello Borussia Dortmund

    Inter modello Borussia Dortmund

    L'idea non può certo essere considerata originale, negli spogliatoi delle squadre di tutte le categorie si sono sempre visti regolamenti interni, slogan, diktat e pensieri di incitamento condivisi dai membri della squadra, ma il muro delle promesse apparso ad Appiano Gentile è il segno che qualcosa in casa Inter sta cambiando. Proprio Il Mago Helenio Herrera era stato il precursore di questa pratica, affiggendo sui muri dello spogliatoi della Grande Inter indicazioni tattiche e norme di comportamento che avevano contribuito ai successi negli anni '60 della squadra capitanata da Facchetti.

    I GIOCATORI PROMETTONO - Capitan Ranocchia è stato il primo a sottoscrivere il messaggio e ha siglato il patto tra società, squadra e tifosi con una firma. "Noi promettiamo di dare sempre il massimo; di giocare sempre con il cuore; di andare avanti tutti insieme senza dipendere dal risultato; tutti aiutano tutti; di lasciarsi aiutare dal proprio compagno; tutti mettono la propria qualità per la squadra; si vince, si perde, tutti si prendono la responsabilità; i problemi si risolvono insieme; di non arrenderci mai", questi i concetti da cui ripartire, non per tornare a vincere obbligatoriamente ma per tornare quanto meno competitivi.

    LE PROMESSE DI THOHIR - Che Thohir non fosse un magnate in stile Al-Khelaifi o Mansour, propietari rispettivamente di Psg e Manchester City, lo si era capito da tempo. Fino a questo momento però il presidente indonesiano ha mantenuto tutte le promesse con cui si era presentato agli scettici tifosi nerazzurri: il primo passo è stato rilevare la società e ripianare i debiti contratti dalla precedente gestione, un regalo ai tifosi interisti da quasi 280 milioni. Il secondo step è stato il riassetto societario e l'ingaggio di manager di assoluto livello per renedere l'Inter competitiva a livello Europeo. Dopo le questioni societarie si è passati alle questioni di campo con una campagna acquisti mirata e funzionale che ha comportato il taglio dei senatori e la riduzione dell'età media a 26,5 anni. Erick Thohir si era presentato dicendo di voler riprodurre il progetto Ajax e Borussia Dortmund (la squadra tedesca usa "il muro delle promesse" da diversi anni): squadre giovani, frizzanti, sane, spettacolari, costruite senza grossi esborsi economici e dal carattere spiccatamente europeo. Fino a questo momento sono state mantenute tutte le promesse tranne una: toccherà a Mazzarri rendere l'Inter esteticamente piacevole. Se il tecnico di San Vincenzo non ci riuscirà Thohir tornerà a dare la caccia a Frank de Boer o Michael Laudrup, allenatori che lo hanno stregato nella scorsa stagione e che sembravano essere in procinto di sostituire Mazzarri.

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